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Condannato il Madoff di Bari
Case fantasma e titoli bidone

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Condannato il Madoff di BariCase fantasma e titoli bidoni

Preliminari fittizi per appartamenti prestigiosi. Gabbati 35 professionisti (anche un notaio), frode da circa 7 milioni

Martedì 13 Settembre 2016, 20:05

14 Settembre 2016, 12:46

Otto anni e due mesi: è la condanna inflitta stasera dal tribunale di Bari, al 47enne barese Francesco Della Noce, il cosiddetto «Madoff» del quartiere murattiano, accusato di aver truffato decine di professionisti baresi attraverso fittizie compravendita di appartamenti e promettendo facili guadagni con investimenti in fantomatici fondi. Accolta in toto la richiesta fatta dalla pubblica accusa, rappresentata in aula dal pm Claudio Pinto, per truffa, falso e abusiva intermediazione finanziaria. Il giudice ha anche disposto il risarcimento nei confronti di 13 parti civili e ha restituito gli atti al pm per falsa testimonianza di tre testimoni.

Della Noce, che si presentava come ingegnere (in realtà anche sul titolo ottenuto al termine di un corso di studi frequentato negli Stati Uniti ci sono diversi dubbi, in Italia potrebbe non essere valido), è accusato di aver truffato - tra il 2006 e il 2012 - 35 persone oltre l’Agenzia delle Entrate. Settore preferito, quello immobiliare grazie a quell’unico preliminare vero che avrebbe poi utilizzato come un ciclostile, non prima di avere scaricato da Internet il progetto del prestigioso condominio costruito in via Calefati. Bastava vendere a più persone lo stesso immobile e incassare la caparra. Così il gioco, secondo la Procura, era fatto. Ma l'ingegnere non disegnava anche investimenti in fondi stranieri (che avrebbero garantito interessi molto vantaggiosi) o di natura immobiliare in realtà rivelatisi trappole per la «Bari-bene».

Secondo l'accusa Della Noce avrebbe messo a segno colpi per circa 7 milioni di euro. Vittime, professionisti baresi benestanti (anche un notaio). Nel corso del procedimento a Della Noce sono stati sequestrati e messi all'asta due appartamenti nel centro cittadino: uno in via Argiro (dove abitava il presunto Madoff) e l'altro in corso Vittorio Emanuele. Questa mattina l'ingegnere - che nel corso delle indagine ha comunque ammesso le sue responsabilità parlando di situazione «sfuggita di mano» - ha rilasciato spontanee dichiarazioni in aula.

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