L’avrebbe aspettata sotto casa del nuovo ragazzo e poi, quanto ha visto che arrivava, si è allontanato conoscendo la strada che avrebbe fatto. E’ la dinamica dell’omicidio di Sara Di Pietrantonio, studentessa trovata morta semi carbonizzata all’alba di ieri alla periferia di Roma, resa nota dagli inquirenti nel corso di una conferenza stampa in Questura. Su via della Magliana quando lei lo ha superata l’avrebbe raggiunta e stretta costringendola ad accostarsi. Dopo una lite avrebbe cosparso l’auto di alcol e anche lei.
A quanto ricostruito dagli inquirenti, ad inizio serata l’ex fidanzato è andato a trovare Sara a casa. I due avrebbero avuto una «discussione normale». Poi la studentessa è andata con un’amica in un pub e dopo si è incontrata con il nuovo ragazzo, che frequentava da poco.
CHIEDEVA AIUTO: NESSUNO SI E' FERMATO - «Alcune persone sono passate in auto mentre Sara chiedeva aiuto ma non si sono fermate». Lo ha detto il sostituto procuratore aggiunto Maria Monteleone nel corso di una conferenza stampa in Questura. Dalle indagini è emerso anche che Paduano dopo l’omicidio è tornato al lavoro. Lo hanno detto gli investigatori nel corso di una conferenza stampa in Questura.
L'EX FIDANZATO HA CONFESSATO - Vincenzo Paduano, fidanzato di Sara Pietrantonio, fermato stamani con l’accusa di omicidio, ha confessato. Dopo un lungo interrogatorio il giovane è crollato ammettendo il delitto e le sue responsabilità. Vincenzo Paduano, 27 anni, era stato con Sara per due anni ed il loro rapporto si era interrotto alcuni giorni fa.
E' STATA BRUCIATA VIVA - L’ex ragazzo di Sara Di Pietrantonio l'avrebbe inseguita a piedi e data alle fiamme quando era ancora viva mentre la ragazza chiedeva disperatamente aiuto. E’ quanto hanno ricostruito gli inquirenti dell’omicidio della studentessa alla periferia di Roma. A quanto reso noto, dopo una lite in macchina, Vincenzo Paduano avrebbe cosparso di alcol l’auto e anche Sara che però è scesa dalla vettura per mettersi in salvo. Ma lui l’ha raggiunta e le ha dato fuoco.