Vittoria convincente, sesto risultato utile di fila e terzo posto nella graduatoria in solitudine: il Bari ha superato per 3-0 il Como al San Nicola davanti a 23 mila spettatori; in tribuna vip il nuovo socio del presidente Gianluca Paparesta, Datò Noordin Ahmad, imprenditore malese. Le reti nella ripresa sono state siglate al 15' da Puscas, al 23' da Dezi e al 34' da Rosina (eurogol con sinistro a giro). In Tribuna est è stata esposta ancora una volta (la prima fu nella precedente gara interna contro il Cesena) la bandiera della Malesia, in onore di Ahmad, che ha firmato la scorsa settimana un preliminare di acquisto del 50% del club pugliese.
«Datò? L’imprenditore malese è entrato nello spogliatoio e tutti insieme gli abbiamo chiesto il premio promozione. Per noi non è stata una vittoria facile. Mi aspettavo un Como più aperto: i lariani sono scesi in campo abbottonati. Siamo stati bravi a gestire la gara e ad avere pazienza. Dopo il vantaggio è stato tutto in discesa": così il tecnico del Bari, Andrea Camplone, ha commentato la vittoria interna contro i lariani, il sesto risultato utile di fila per i pugliesi.
«Rosina? Si sta divertendo - ha aggiunto - tocca duemila palloni, idem Sansone, rinato. Sono sempre nel vivo del gioco, non si annoiano mai e tirano fuori il meglio di sé. Il caldo è stato terribile, abbiamo sofferto. Defendi e Romizi hanno avuto crampi». Poi un aneddoto su Puscas e lo sguardo alla prossima con l’Ascoli. «Ho fatto scaldare Maniero perché Puscas si stava appiattendo. Il romeno ha visto scaldarsi il compagno, è stato uno stimolo e ha segnato. Ora pensiamo all’Ascoli. Subito. Ci aspetta una trasferta tosta. Il San Nicola? - ha concluso Camplone - sembrava vuoto, sogno di riempirlo».
