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Urbanistica regina dei ricorsi
al Tar, in calo l'arretrato

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

tar bari

«I settori quantitativamente più rilevanti nella distribuzione del contenzioso» si «confermano l’edilizia e l’urbanistica (circa il 20%), l’attività contrattuale pubblica (11,2%)

Venerdì 19 Febbraio 2016, 15:24

Nel 2015 sono «aumentati del 2% i ricorsi presentati al Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Puglia (da 1.670 nel 2014 a 1.701)», ma «è diminuita la quantità di ricorsi pendenti passati dai 4.966 del 2014 ai 4.836 dell’anno scorso». Lo ha sottolineato il presidente del Tar, Angelo Scafuri, nel corso della sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, oggi a Bari.
Affermando di aver intercettato «una rinnovata fiducia nella magistratura amministrativa», Scafuri ha spiegato che «i settori quantitativamente più rilevanti nella distribuzione del contenzioso» si «confermano l’edilizia e l’urbanistica (circa il 20%), l’attività contrattuale pubblica (11,2%), il pubblico impiego (6,6%), la sanità (4%), l’ambiente (3,8%), le autorizzazioni e le concessioni (4,5%)». Seguono i ricorsi per l'esecuzione del giudicato (18,8%) e per l’accesso ai documenti (2,6%). Il pubblico impiego, invece, «segna un aumento dei ricorsi passati dai 71 del 2014 ai 113 del 2015».

Per Scafuri, "specifico interesse» suscita il contenzioso nel settore sanità, "che si sostanzia per lo più in appalti (per prestazione di servizi di fornitura di medicinali e presidi sanitari) e nei rapporti di accreditamento tra strutture pubbliche e fornitori privati di prestazioni sanitarie, ordinarie e specialistiche». I ricorsi «decisi (1.831)», ha sottolineato il presidente del Tar, «hanno superato ancora una volta quelli depositati (1.701)». Nel 2015 il Tar ha pubblicato «1.367 sentenze di merito, di cui 1.204 a seguito di udienza pubblica, e 163 sentenze brevi».


Sono stati «adottati 747 provvedimenti cautelari (768 nel 2014) di cui 643 ordinanze e 104 decreti, ai quali vanno aggiunti 248 ordinanze collegiali, 397 decreti decisori e 127 provvedimenti di vario contenuto e natura». Per quanto riguarda gli «esiti, la percentuale di accoglimento (32,2%) è superiore a quella di rigetto (26,8%), mentre le pronunce di inammissibilità costituiscono circa il 10%». Sono state «272 le pronunce di sentenze estintive del giudizio».
Sul «versante degli organici», ha concluso Scafuri, «quello del personale di magistratura registra la ormai cronica scopertura di due posti (13 su 15) e quello del personale di segreteria di quattro unità (23 su 27)».

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