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Bari, la clinica Santa Maria
passa al colosso sanitario GVM

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

SANTA MARIA E SANSAVINI

Venerdì 05 Febbraio 2016, 11:45

15:09

BARI - Cambiano gli equilibri nella sanità privata pugliese. Il gruppo Gvm Care & research, che fa capo all'imprenditore romagnolo Ettore Sansavini, già presente in regione con quattro importanti cliniche accreditate, ha messo a segno un colpo destinato a lasciare il segno. Il gruppo di Lugo si è infatti assicurato la proprietà e della gestione della clinica Santa Maria di Bari, un ospedale da circa 180 posti letto convenzionato per cardiochirurgia, cardiologia interventistica, ostetricia-ginecologia (con un centro per la procreazione assistita), chirurgia ed ortopedia.

Gvm, che a livello nazionale conta su 30 ospedali, 3mila posti letto e oltre 80mila ricoveri (è presente anche in Francia, Polonia ed Albania), diventa il primo operatore sanitario privato pugliese con 576 posti letto (di cui 480 accreditati). L’acquisizione della Santa Maria sancisce dunque il sorpasso sul gruppo Cbh guidato da Max Paganini, presidente dell’Aiop Puglia, che conta poco più di 450 posti letto accreditati e che secondo voci insistenti sarebbe nel mirino di un gruppo sanitario campano.

Dal quartier generale di Lugo di Romagna non trapelano commenti sull’operazione. Posizione giustificata non tanto da (ovvie) ragioni di riservatezza, quanto forse per consentire alla proprietà uscente della Santa Maria (che fa riferimento alla presidente Elena Galluccio e alla famiglia Semeraro) di informare direttamente i propri dipendenti del passaggio di consegne.
Sansavini, sbarcato in Puglia 15 anni fa, inseguiva da tempo l’obiettivo della Santa Maria: fin da quando il suo gruppo, oltre 35 anni fa, è diventato un punto di riferimento nazionale per la cardiochirurgia e per la rete di strutture presenti in tutta Italia. Grazie all'acquisizione dell'ospedale privato barese, il gruppo romagnolo (la Puglia rappresenta un quarto del fatturato complessivo della holding) potrà consolidare il suo know how nelle discipline di cardiochirurgia ed emodinamica interventistica in Puglia. Gvm gestisce Anthea a Bari, Villa Lucia a Conversano, D'Amore a Taranto e Città di Lecce nel capoluogo salentino. Dopo l’acquisizione Gvm conterà su oltre 1.000 dipendenti in Puglia, dove ha effettuato negli ultimi anni investimenti per oltre 150 milioni: ne emerge la fotografia di un gruppo da oltre 510 posti letto organizzati secondo un modello di rete.


Nelle scorse settimane l’imprenditore romagnolo ha manifestato interesse anche all'avviso pubblico per la vendita del complesso in amministrazione straordinaria della Casa di cura Divina Provvidenza. Il termine di presentazione delle offerte scade il 12 febbraio, e riguarda l’acquisizione delle attività sanitarie nelle sedi di Bisceglie, Foggia e Potenza. I gruppi interessati dovrebbero essere non più di tre-quattro, ed è probabile che dalle offerte possa emergere uno «spezzatino» dell’ente ecclesiastico: ai privati interessano infatti le attività più remunerative, non certo il fardello da oltre 600 dipendenti che in questi anni ha prodotto un buco irreversibile nei conti. A fare gola è il tetto di spesa assegnato alla Divina Provvidenza, 70 milioni, che non è saturato (il fatturato è di circa 46): la Regione sta monitorando l’operazione proprio perché un eventuale trasferimento delle attività a privati potrebbe produrre un aggravio immediato sui conti del servizio sanitario. 

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