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Unipol vende ai francesi la sua quota in Bnl ma conserva il 51% di Bnl-Vita

Unipol vende ai francesi la sua quota in Bnl ma conserva il 51% di Bnl-Vita

 

Sabato 04 Febbraio 2006, 00:00

02 Febbraio 2016, 19:23

ROMA - Con l'approvazione all'unanimità da parte del Cda di Unipol della vendita della quota di Bnl ai francesi di Bnp-Paribas tramonta definitivamente l'Opa della compagnia di assicurazioni sulla banca capitolina e parte quella dell'istituto transalpino.
Un cambio di scenario fino a ieri inaspettato, frutto di un vero e proprio blitz condotto nella massima segretezza dai vertici di Unipol e Bnp, con la regia tecnica dell'avvocato Guido Rossi. Il tutto realizzato nel giro, più o meno, di una settimana. Il nuovo numero uno di Unipol, Pierluigi Stefanini, che qualcuno nel mondo delle coop considerava non particolarmente smaliziato dal punto di vista finanziario, ha senza dubbio dimostrato un certo dinamismo.
Del resto, l'operazione sembra accontentare tutti.
Soddisfatta Unipol che, come ha spiegato il direttore generale Carlo Cimbri, dalla vendita del 14,76% della Bnl ricaverà una plusvalenza di 81 milioni di euro sufficiente a coprire i costi finora sostenuti. In più il gruppo assicurativo si assicura, con il 51% del capitale, il controllo di Bnl-Vita, il nocciolo da cui tutta la complicata vicenda è sorta. L'accordo con Bnp prevede anche un'esclusiva di cinque anni per la distribuzione, attraverso la rete Bnl, di tutti i prodotti assicurativi del gruppo bolognese.
Soddisfatti anche gli altri protagonisti della vicenda.
Secondo Luigi Abete, presidente della Bnl e strenuo oppositore dell'Opa Unipol, l'offerta che Bnp si appresta a lanciare «non è ostile» e «valorizza la banca e il lavoro svolto dal suo management negli ultimi anni». Quanto agli spagnoli del Bbva, ieri hanno fatto sapere che venderanno le loro quote in via Veneto, pari al 14,7%. Rinunciano così al sogno del controllo della banca ma, per consolarsi, potranno contare su oltre 600 milioni di plusvalenza. Anche Generali, che detiene l'8,7% di Bnl, guarda «con favore» al'Opa francese.
C'è poi da considerare che Unipol si ritrova ora in cassa circa 4 miliardi di euro di mezzi freschi. Presto per dire come deciderà di investirli, ma Stefanini ha ribadito che «Unipol non rinuncia a crescere» perchè «ha i mezzi, le risorse e le competenze necessarie» e a Bologna il progetto della banca-assicurazione continua a piacere molto.
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