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Taranto, smantellata organizzazione per la pesca di frodo Le immagini dei sequestri

Taranto, smantellata organizzazione per la pesca di frodo Le immagini dei sequestri

 
Taranto, smantellata organizzazione per la pesca di frodo Le immagini dei sequestri

Martedì 22 Giugno 2010, 09:23

02 Febbraio 2016, 21:58

TARANTO - Una presunta associazione perdelinquere finalizzata alla pesca di frodo è stata smantellata dalla polizia a Taranto nell’ambito di un’operazione che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di otto indagati. Due sono finiti in carcere, quattro agli arresti domiciliari, ad uno è stato notificato l’obbligo di dimora, ad un altro l’interdizione dall’attività d’impresa. 

Agli indagati la magistratura contesta anche i reati di detenzione e fabbricazione di materiale esplodente e danneggiamento aggravato. Le bombe utilizzate per la pesca - secondo l’accusa – venivano fatte esplodere a ridosso della città, sotto il ponte Punta Penna, a ridosso dei numerosi e vasti allevamenti di cozze nere della zona, e in Mar Grande. 

La polizia ritiene di aver smantellato l’intera filiera che si occupava della pesca di frodo: da chi procurava e collocava gli ordigni a chi metteva a disposizione le barche, a chi acquistava il prodotto. 
Nel corso dell’operazione, agenti della squadra mobile hanno proceduto al sequestro preventivo di una pescheria, di un magazzino, di un ingente quantitativo di prodotti ittici, un deposito annesso a un porticciolo e di due imbarcazioni a motore.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Martino Rosati su richiesta del pm Vincenzo Petrocelli. Ci sono anche 5 indagati in stato di libertà. L’indagine, che si è avvalsa di intercettazioni telefoniche e ambientali, è partita circa un anno fa, in seguito a numerose segnalazioni di esplosioni in mare a ridosso della città. 
Due delle otto persone raggiunte oggi da misure cautelari furono arrestate nel maggio dello scorso anno da militari della Guardia costiera. Oltre al danneggiamento aggravato, si contesta il deturpamento di bellezze naturali e la pesca vietata di prodotti ittici.

LE BOMBE CON ESPLOSIVO DERIVATO DA FERTILIZZANTE
Per confezionare le bombe venivausato un tipo di esplosivo denominato Anfo (dall’inglese 'Ammonital nitrate fuel oil'), miscela di materiali facilmente reperibili sul mercato, cioè nitrato di ammonio (fertilizzante) e gasolio: è quanto si è appreso sull'operazione che ha portato oggi a smantellare a Taranto un’organizzazione dedita alla pesca di frodo. Nel corso delle indagini, i poliziotti hanno sequestrato 150 chili circa di Anfo e alcune decine di detonatori già collegati a spezzoni di miccia idonea a bruciare in acqua. Oltre alle intercettazioni e agli appostamenti, i poliziotti hanno realizzato riprese filmate per incastrare i pescatori di frodo. 

GLI ARRESTATI
Nell’operazione sono finiti in carcere Cosimo  Pizzolla, di 42 anni, di Statte (Taranto), e Giacinto De Pace, di 51 anni, di Taranto, mentre si trovano agli arresti domiciliari Cosimo De Pace, di 72 anni, Giovanni Cardellicchio, di 52, Luigi Porzio, di 41, e Gianluca Fontana, di 36, tutti di Taranto. Nell’abitazione di uno dei principali indagati sono stati sequestrati anche alcuni candelotti esplosivi.
All’operazione odierna hanno preso parte 70 agenti della Squadra mobile, della Squadra nautica e del reparto Prevenzione crimine Puglia, provenienti da Bari e Lecce.
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