Martedì 21 Ottobre 2025 | 23:21

Appalti sulle scuole in cambio di tangenti, perquisizioni della Finanza: c'è anche il sindaco di Gioia del Colle

Appalti sulle scuole in cambio di tangenti, perquisizioni della Finanza: c'è anche il sindaco di Gioia del Colle

 
Redazione online

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Appalti in cambio di tangenti, perquisizioni della Finanza: c'è anche il sindaco di Gioia del Colle

Mastrangelo (FdI) è uno degli otto indagati nel secondo filone di indagine della Procura di Bari dopo gli arresti alla Asl. L'accusa: ai funzionari soldi e cataste di legna

Giovedì 19 Giugno 2025, 08:23

12:31

Una serie di appalti collegati all’emergenza Covid potrebbero essere stati affidati a due imprenditori dietro il pagamento di tangenti. E’ per questo che la Finanza sta perquisendo otto persone, tra cui il sindaco di Gioia del Colle, Giovanni Mastrangelo. Sono indagati, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità, per corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e traffico di influenze.

L’inchiesta del procuratore Roberto Rossi e della pm Savina Toscani riguarda due procedimenti nei Comuni di Gioia e Bitetto ed è un filone del fascicolo che a novembre 2024 portò agli arresti per tangenti nella Asl di Bari: finirono in carcere, tra gli altri, due dirigenti e una impiegata incastrati dalle telecamere mentre prendevano denaro. Al centro di tutto c’è l’imprenditore Donato Mottola, di Noci, già arrestato nel 2021 nell’ambito dell’indagine sull’ex capo della Protezione civile pugliese Mario Lerario: sarebbe stato lui a offrire denaro ai funzionari pubblici per l’assegnazione degli appalti.

Il 3 gennaio la Procura ha chiesto e ottenuto la proroga delle indagini disposta dal gip Giuseppe Ronzino. Gli appalti nel mirino sono stati aggiudicati tra fine 2021 e inizio 2024 alle società di Mottola e di un altro imprenditore finito nelle inchieste sulla Protezione civile, Francesco Girardi, oppure sono stati gestiti dai dirigenti che erano entrati in contatto con i due imprenditori e che per questo erano finiti sotto intercettazione.

Nel mirino c’è l’appalto per la realizzazione di una scuola primaria modulare a Bitetto. La Procura ritiene che l’appalto sia stato truccato a favore di Mottola attraverso «il condizionamento dei requisiti di partecipazione previsti nel disciplinare/lettera d’invito», avvenuto attraverso la condivisione di informazioni riservate (caratteristiche tecnico dimensionali delle opere e stima dei costi) in epoca antecedente all’indizione della procedura d’appalto, nonché la simulazione dell’avvenuta predisposizione e verifica degli elaborati concernenti la fattibilità tecnica e economica del progetto (la documentazione tecnica di fatto sarebbe stata preventivamente concordata con l’impresa aggiudicataria).  In cambio il Rup dell’appalto avrebbe ricevuto una partita di 56 quintali di legna, mentre il supporto al Rup avrebbe accettato la promessa di 60.000 euro per agevolare l’impresa: ad esempio facendo predisporre allo stesso imprenditore gli atti tecnici propedeutici all’avvio della procedura, selezionando una serie di operatori economici da invitare al solo fine di simulare la regolarità della stessa, omettendo di richiedere ed elaborare la documentazione necessaria, nonché di controllare la regolare esecuzione dei lavori e la correttezza delle procedure amministrative necessarie per i pagamenti.

Per quanto riguarda il Comune di Gioia del Colle, nel mirino c’è una gara per la fornitura di un altro prefabbricato per l’adeguamento di una Scuola. In questo caso i dipendenti pubblici avrebbero usato  informazioni e dati tecnici caldeggiati dall’impresa vincitrice nella fase precedente all’avvio della procedura. Un «mediatore»(indagato per traffico illecito di influenze) che aveva ottenuto informazioni privilegiate relative all’appalto avrebbe sfruttato la propria vicinanza al sindaco Mastrangelo facendosi promettere il 10% del valore dell’appalto da Mottola. In questo contesto sarebbe stato truccato anche l’appalto per la progettazione delle opere.

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