Sabato 06 Settembre 2025 | 16:27

Mazzette alla Asl Bari, l'imprenditore Crisanti ammette: «Ho pagato gli ingegneri per avere favori»

 
giovanni crisanti

Il 67enne finito in carcere martedì è il primo a confermare le tangenti: «I soldi? Me li davano Gadaleta e Murgolo. Io facevo da tramite»

Giovedì 14 Novembre 2024, 17:34

22:10

BARI - Oltre un'ora di interrogatorio davanti al gip Giuseppe Ronzino in cui l'imprenditore Giovanni Crisanti ha ammesso di aver pagato le tangenti ai dirigenti Asl Nicola Sansolini e Nicola Iacobellis e alla funzionaria Connie Sciannimanico. Il 67enne barese titolare della Costruzioni Bioedili, arrestato martedì e finito nel carcere di Trani, è il primo ad ammettere le mazzette e i regali fatti ai dipendenti dell'azienda sanitaria in cambio di appalti.

L'imprenditore è stato incastrato dalle foto e dai video. "Ho pagato per ottenere favori - ha detto Crisanti, assistito dall'avvocato Cristian Di Giusto -. I soldi me li davano Gadaleta e Murgolo (gli altri due imprenditori arrestati, ndr) perché io facevo da tramite con i dirigenti Asl, in particolare Sansolini, che ho conosciuto da quando è arrivato in Asl circa sei anni fa. Con Iacobellis ci conosciamo da ragazzini. A volte ho portato soldi anche a Connie Sciannimanico".

All'interrogatorio ha partecipato anche la pm Savina Toscani, titolare del fascicolo insieme al procuratore Roberto Rossi. La difesa di Crisanti per il momento non ha fatto richiesta di attenuazione della misura, riservandosi di presentarla per iscritto nei prossimi giorni anche al fine di depositare documentazione. In mattinata Sansolini e Iacobellis si erano avvalsi della facoltà di non rispondere: il primo (difeso da Antonio La Scala) ha chiesto di essere sentito dalla Procura per "chiarire" la sua posizione. Anche Sciannimanico (avvocato Gaetano Sassanelli) ha fatto scena muta.

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