Non solo tutte le difficoltà vissute durante la pandemia. Adesso, come se non bastasse, si aggiunge il caro bollette (più che triplicate), la diminuzione del personale specializzato, i vari rincari, l’esplosione dei prezzi degli alimenti e dell’inflazione. Si prospetta un inverno «rigido» per le strutture socio sanitarie pugliesi, residenziali e semi residenziali ma, ovviamente, anche per numerose famiglie che saranno costrette a pagare rette più salate per tenere i propri nonnetti nelle case di riposo.
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