«Abbiamo fatto una squadra, non sono liste elettorali. Abbiamo schierato i migliori e le migliori, i più forti e le più forti. Gente espressione del territorio». Lo ha detto a Bari il deputato Mauro D’Attis, coordinatore regionale di Forza Italia in Puglia, presentando a Bari le liste dei candidati pugliesi del partito. «Devo ringraziare il presidente Berlusconi, il coordinatore Tajani e la senatrice Ronzulli - ha aggiunto - per averci dato la possibilità di esprimere e di fare esprimere la migliore classe dirigente. Ci sono parlamentari uscenti, un europarlamentare, due consiglieri regionali, tanti amministratori locali, gente che ha ottenuto grandi risultati alle scorse Regionali. Noi a Roma non portiamo figurine ma rappresentanza della Puglia».
«Le nostre liste sono assolutamente competitive, abbracciano a 360 gradi la professionalità, l'esperienza, premiano il territorio, premiano la militanza e ovviamente la società civile con Rita Dalla Chiesa». Lo ha detto a Bari la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli durante la presentazione dei candidati forzisti pugliesi. «Il programma di Forza Italia - ha proseguito - punta molto sulla riduzione delle tasse, c'è un capitolo molto importante sulla fiscalità, noi chiediamo la pace fiscale con la rottamazione delle cartelle esattoriali. Con noi al governo non ci sarà un aumento delle tasse, non ci sarà la tassa sulla casa, non ci sarà patrimoniale». Sul caro bollette ha poi aggiunto: «E' colpa dei partiti del no, noi diciamo invece sì ai rigassificatori, diciamo sì al nucleare di nuova generazione che ci daranno la possibilità di essere indipendenti e autonomi rispetto al gas e, quindi, di ottenere un abbassamento delle bollette che stanno soffocando le famiglie. Puntiamo molto sulle famiglie, sulle riduzioni delle tasse e aumento degli aiuti, aumento dei bonus. E' da rivedere il Family Act».
«Non sono stata catapultata qui, la Puglia la conosco benissimo da tanti anni, ci ho anche lavorato». Così Rita Dalla Chiesa ha presentato, a Bari, la sua candidatura da capolista assieme alla senatrice Licia Ronzulli e agli altri candidati pugliesi di Forza Italia. «Qui - ha aggiunto - si sono conosciuti mio padre e mia madre, l’origine della mia famiglia nasce a Bari dalla caserma dei carabinieri sul lungomare. Le mie radici sono qui, della famiglia ovviamente. E poi si può appartenere a un territorio in tanti modi, io ci appartengo con molto affetto e con molta voglia di stargli vicino». «Ho lavorato parecchi anni a Bari - ha ricordato - per RadioNorba e per TeleNorba, ci ho passato tante vacanze. La Puglia è una terra che mi appartiene e io ogni volta che posso scappo in Puglia». Ha deciso di candidarsi e fare attivamente politica «grazie alla tenacia di Licia Ronzulli, di Antonio Tajani e, ovviamente, del presidente Berlusconi. Era qualche anno che questa cosa girava e credo che per me sia arrivato il momento": cosi Rita Dalla Chiesa, a Bari, ha spiegato come è nata la sua candidatura alle prossime elezioni nelle fila di Forza Italia. «Quando mi hanno parlato di Puglia quella è stata la cosa che ha fatto scattare la voglia di fare qualcosa per una terra che amo». «Io - ha aggiunto - non sono quella che dici che io faccio, io prometto. Io preferisco prima guardare e poi agire».
Silvio Berlusconi «ha dei valori che sono gli stessi valori con cui sono cresciuta io, al di là di quello che possono dire». Lo ha detto Rita Dalla Chiesa a Bari durante la presentazione dei candidati di Forza Italia in Puglia. «Mi auguro - ha proseguito - che tutti voi possiate conoscere il presidente Berlusconi per come l’ho conosciuto io, per come lo abbiamo conosciuto noi che abbiamo lavorato a Mediaset. Non c'è stata una sola persona licenziata sino a quando c'è stato Berlusconi. Lui entrava negli studi televisivi e salutava prima i cameramen e chiedeva come stessero, come stessero i loro figli, si preoccupava per loro. Io mi commuovo quando parlo di lui perché ho visto cose fatte da lui per il bene di altre persone e che lui non ha mai fatto sapere o sottolineare. Ora tocca a noi aiutarlo in questa campagna elettorale, dove lui è l’uomo carismatico che può fare la differenza».