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Acqua, Mims: «React Eu finanzia interventi anche in Puglia e Basilicata»

 
Redazione online

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Acqua, Italia quinta in Europa per qualità

Saranno spesi 476 milioni di euro per ridurre perdite e digitalizzare la rete idrica

Giovedì 16 Giugno 2022, 17:17

17:18

ROMA - Finanziati al Sud, 17 interventi per potenziare le infrastrutture idriche, volti a ridurre le perdite e digitalizzare e migliorare il monitoraggio delle reti, per complessivi 476 milioni di euro. Lo rende noto il Mims, spiegando che «questo è stato possibile grazie alle risorse del programma europeo "React Eu", nell’ambito del Piano Operativo Nazionale (Pon) Infrastrutture e Reti 2014-2020 gestito dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, alle quali è stata aggiunta una dotazione di 169 milioni di euro rispetto alla cifra iniziale di 313 milioni».

Gli ulteriori fondi «hanno consentito di scorrere la graduatoria di interventi già selezionati attraverso l’avviso pubblicato lo scorso novembre, rivolto ai soggetti regolati da Arera operanti nelle cinque Regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia)», fa presente il Ministero. Questi interventi «sono in continuità con quelli previsti su tutto il territorio italiano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che stanzia 900 milioni di euro per aumentare l'efficienza delle infrastrutture idriche, ridurre le perdite e effettuare opere di digitalizzazione delle reti», spiega ancora il Mims. La prima finestra temporale per la presentazione delle proposte da finanziare con 630 milioni di euro si è chiusa il 31 maggio. La seconda, per un finanziamento di 270 milioni, si chiuderà il prossimo ottobre.

In particolare, i 17 progetti finanziati dal Mims con le risorse del React Eu, riguardano un intervento in Basilicata per 48,9 milioni di euro, sei interventi in Campania per complessivi 127,2 milioni di euro, un intervento in Puglia per 90,3 milioni di euro e nove interventi in Sicilia per complessivi 209,7 milioni di euro, spiega il Mims in una nota. Tutti gli interventi, «da concludersi entro dicembre 2023», sono rivolti a «ridurre le dispersioni idriche e a migliorare la qualità del servizio erogato ai cittadini». Saranno quindi "create le premesse per un avanzamento significativo della capacità di gestire in modo durevole il patrimonio delle infrastrutture idriche, basato sulle migliori tecnologie disponibili, le best practice internazionali e secondo gli indirizzi adottati dall’Unione Europea, in coerenza con i principi e gli obiettivi della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici», sottolinea il ministero. La programmazione del «React Eu» nell’ambito del Pon IR 2014-2020 rientra «nella cornice del Green Deal europeo per trasformare l’Unione europea in un’economia sostenibile moderna, efficiente in termini di risorse e competitiva».

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