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Il civismo emilianista ora «sbanda» a destra

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Il civismo emilianista ora «sbanda» a destra

Grandi manovre nelle coalizioni, dalla soddisfazione dei meloniani al realismo del dem Lacarra. «Sud al centro» si riposiziona a Bitonto e Santeramo

Domenica 24 Aprile 2022, 13:58

Crisi dei partiti sempre più evanescenti e personalismi sono alla base del «Reality Puglia», ovvero di un gioco elettorale nel quale nulla è come appare, e le alleanze variano come tra i partecipanti ad una competizione trash televisiva. Succede che alcune liste civiche della coalizione dei pugliesi, l’alleanza che supporta Michele Emiliano alla Regione, si sfarini nelle amministrative, dando vita con alcuni soggetti civici ad alleanze ibride con il centrodestra. Il macro-caso è quello di Taranto, dove il consigliere regionale Massimiliano Stellato, civico emilianista a Bari, nel capoluogo ionico appoggia Walter Musillo sindaco, con una alleanza che comprende sovranisti e At6 di Giancarlo Cito. Qualcosa di simile avviene a Galatina, dove il consigliere regionale Pd Donato Metallo si schiera con il candidato sindaco Fabio Vergine (sostenuto dalla Lega e da Dimensione futuro di Pippi Mellone) mentre l’assessore Alessandro Delli Noci di Con supporta il primo cittadino uscente Marcello Amante.

Adesso c’è il caso nel Barese di Sud al centro, la potente lista civica animata da Anita Maurodinoia e dal marito Sandrino Cataldo, una formazione in grado di far guadagnare sul campo alla consigliera regionale dem l’appellativo di «Lady preferenze». Bene i «maurodinoiani» a Bitonto appoggeranno Domenico Damascelli, ex consigliere regionale di Fi, apprezzato a Roma sia dall’azzurra Licia Ronzulli che dal meloniano Giovanni Donzelli, ma soprattutto dal governatore Michele Emiliano. E Sud al centro potrebbe schierare le sue truppe con il centrodestra anche a Santeramo e Polignano.

Questa disarticolazione delle coalizioni (che alle regionali era sbilanciata verso il centrosinistra extralarge di Emiliano, in grado di unire dall’Anpi ad «Andare oltre» dei postmissini di Nardò), adesso sembra offrire una inattesa chance di rivincita al centrodestra. Gongola, infatti, Michele Picaro, segretario provinciale barese di Fratelli d’Italia, alle prese con la costruzione di alleanze e liste sul territorio: «Quando ci sono candidati di spessore e competenza - spiega il politico barese - il centrodestra diventa attrattivo anche per il mondo civico. Abbiamo potenzialità per offrire una proposta politica migliore per i cittadini». Poi senza scoprire le carte, offre un indizio: «Ci sono possibilità di ulteriori adesioni civiche al centrodestra nelle coalizioni del Barese», conclude.
Il segretario regionale del Pd Marco Lacarra, che già aveva dovuto ricevere la puntuta lettera di Marco Meloni (coordinatore nazionale della segreteria Letta) contro «il confuso coacervo di liste civiche» che si andava realizzando a Barletta, questa volta non si scompone. «La colpa di queste scelte civiche è legata al sistema elettorale che premia i personalismi e alla debolezza strutturale delle stesse formazioni del civismo». Il parlamentare dem cita il caso di Santeramo, «dove dopo le primarie i vendoliani con il loro gruppo sono usciti dalla coalizione», mentre su «Sud al centro» chiarisce: «Anita Maurodinoia è consigliere regionale del Pd. La lista civica centrista è guidata invece da Lucio Smaldone, presidente del II municipio a Bari». In realtà il mondo della Maurodinoia è sovrapponibile a quello di Sud al centro, e per questo Lacarra è netto: «La nostra linea è quella del centrosinistra per le amministrative, attraverso la coalizione del campo largo. “Sud al centro” rappresenta un centrismo autonomo. Purtroppo a volte il mondo civico può essere il vestito con cui si fanno manovre spericolate». Lacarra poi replica anche al collega parlamentare Michele Bordo che continua a chiedere chiarezza con il civismo: «Ha visione retrò, preferisce perdere. Io sono inclusivo, vengo dalla cultura socialdemocratica. Chi viene dal Pci ha una visione diversa. A volte in commissione sono d’accordo con Renata Polverini su provvedimenti di giustizia sociale…».

Sulla querelle «Sud al centro», il deputato emilianista Ubaldo Pagano è tranchant: «A Bitonto è la coalizione del centrosinistra a non aver voluto fare un percorso con quel mondo civico, che credo non si candiderà con le insegne di Sud al centro. A Santeramo, come a Bitonto, prevalgono le questioni personali su quelle politiche». Di sicuro, come nei reality, le alleanze sono ormai variabili. Fino alla prossima nomination.

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