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Regione, dodici nomine tra 650 domande: ecco i nuovi direttori di Emiliano

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Regione, dodici nomine tra 650 domande: ecco i nuovi direttori di Emiliano

Fuori Valenzano e Bisceglia, ai Trasporti un uomo di Speranza

Martedì 27 Aprile 2021, 11:54

Bari - Cinque conferme e sette novità nella squadra dei manager scelti dalla Regione per guidare gli uffici nell’Emiliano-bis con lo spacchettamento dei dipartimenti, che crescono da sei a dieci (come gli assessorati). Non ci sono sorprese: i nomi sono quelli pronosticati dopo la rottura con Barbara Valenzano, il mega-direttore dell’area Ambiente e Territorio che ha rifiutato il trasferimento alla guida della Cabina di regia del patto per Taranto e rimarrà ora in Regione come «semplice» dirigente.
Per mettere insieme i pezzi (650 le domande presentate) è stato necessario più di un mese, a dimostrazione della difficoltà di tenere insieme le richieste dei singoli assessori con le valutazioni tecniche. Confermati, come previsto, Vito Montanaro (dipartimento Salute e Benessere animale), Lino Albanese (Bilancio), Gianluca Nardone (Agricoltura), Aldo Patruno (Cultura) e il segretario generale della presidenza, Roberto Venneri. Alla Comunicazione istituzionale (che gestisce finanziamenti importanti) Emiliano ha voluto un esterno, l’avvocato barese Rocco De Franchi, ex consulente della presidenza ed ex vicesindaco di Taranto che prende il posto di Antonella Bisceglia: per lei fino all’ultimo è stata cercata una soluzione diversa da quella che la vedrà tornare nei ranghi dirigenziali ordinari.
Al vecchio dipartimento della Valenzano (cui sono stati tolti i Lavori pubblici, affidati ad Albanese, e i Trasporti) va Paolo Francesco Garofoli, ingegnere, funzionario del Rischio industriale e fratello del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il molfettese Roberto Garofoli. Di area «governativa» anche il nuovo direttore della Mobilità, Vito Antonacci, ex sindaco di Adelfia ed ex pupillo dell’ex presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, poi passato con i bersaniani: la nomina viene infatti ricondotta all’area di influenza del ministro Roberto Speranza. Al Welfare l’ha spuntata il giovane avvocato salentino Valentina Romano, indicata dall’assessore grillino Rosa Barone e nominata nonostante un curriculum piuttosto scarno: il gruppo Cinque Stelle (con Cristian Casili) aveva avanzato in alternativa la candidatura dell’avvocato brindisino Gianluca Budano, vicino al mondo cattolico. Allo Sviluppo economico va Elisa Berlingerio, dirigente interna, già candidata a Bari nella lista «Con», che come previsto prende il posto del professor Domenico Laforgia (tornato all’Università di Lecce): essendosi registrate molte resistenze negli uffici, è stata fino all’ultimo in ballottaggio con la Bisceglia. Al Personale il capo dipartimento sarà Ciro Imperio, ex segretario generale del Comune di Taranto. Al Lavoro, infine, scelta Silvia Pellegrini, già alla guida della sezione Turismo, chiesta direttamente dall’assessore Sebastiano Leo.
Le nomine di vertice non sono finite. A luglio andrà in pensione (definitivamente dopo un anno di consulenza gratuita) Giovanni Campobasso, dirigente della Sanità e (a interim) segretario della giunta regionale: in quest’ultimo posto potrebbe andare la Bisceglia. Come segretario generale del Consiglio, invece, dovrebbe essere confermata l’uscente Mimma Gattulli, l’alternativa è Patrizio Giannone. A cascata dovranno poi essere nominati i dirigenti di sezione e ufficio, anche per tenere conto dell’obbligo di rotazione previsto dalle norme anti-corruzione. Ieri, intanto, il direttore generale dell’Aress, Giovanni Gorgoni, è stato nominato presidente di Euregha, il network europeo delle autorità sanitarie locali e regionali.

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