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Docenti, la rete europea della Puglia eccellente

 
Giuseppe Dimiccoli

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Giuseppe Dimiccoli

Docenti, la rete europea della Puglia eccellente

Hanno ottenuto la certificazione di qualità diciotto istituti superiori delle province pugliesi

Lunedì 29 Marzo 2021, 16:50

La scuola come cuore pulsante dell'Unione europea. L'istruzione, sin dai primissimi banchi, come passepartout per formare cittadini capaci di far brillare la cultura europea.

Questo e tanto altro è il frutto profumato della azione innovativa della didattica scolastica legata alle potenzialità di «eTwinning». Un campo dove l'Italia in generale a livello europeo e la Puglia in particolare offrono le basi per un futuro che fa ben sperare. Proprio l'Italia, con 142 attestazioni, è risultato il primo classificato tra i paesi che hanno ottenuto la «Certificazione europea scuola eTwinning 2021/2022». Strumento che consente alle scuole di vantare una credenziale di eccellenza europea per la didattica innovativa a distanza anche in contesti legati all'innovazione e allo studio multiculturale grazie alla forza propulsiva della piattaforma eTwinning.

Proprio la certificazione biennale ottenuta da docenti e studenti delle scuole in eTwinning (Erasmus+) consente di spaziare a livello didattico lungo i sentieri della pratica digitale, eSafety, approcci creativi e innovativi alla pedagogia, promozione dello sviluppo continuo delle competenze di docenti e studenti.

«Diventare una Scuola eTwinning è un riconoscimento per il personale impegnato della scuola, dove sia gli insegnanti sia i dirigenti scolastici sono eTwinner attivi, insieme ai loro studenti. La rete di Scuole eTwinning ha inoltre l’obiettivo di far nascere una nuova rete di scuole europee pioniere nell’innovazione didattica e della condivisione di saperi, esperienze e competenze fuori e dentro le mura scolastiche» è scritto in un comunicato di Indire, l'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e Ricerca Educativa, Agenzia nazionale Erasmus+.

Attraverso lo “status” di «Scuola eTwinning», tra le altre cose, è possibile «dare visibilità all’attività europea della scuola sul piano locale, regionale e nazionale»; «innovare e internazionalizzare la didattica per un apprendimento più inclusivo e collaborativo, attraverso l'utilizzo della tecnologia in un contesto di scambio multiculturale» e «promuovere approcci di leadership condivisa nell'organizzazione dell'istituto a tutti i livelli».

A livello organizzativo giova ricordare che eTwinning è la più grande community europea di insegnanti attivi in progetti collaborativi tra scuole. Nata nel 2005 su iniziativa della Commissione Europea e attualmente tra le azioni del Programma Erasmus+ 2021-2027, eTwinning si realizza attraverso una piattaforma informatica che coinvolge i docenti facendoli conoscere e collaborare grazie alle potenzialità del web per favorire un’apertura alla dimensione comunitaria dell’istruzione e la creazione di un sentimento di cittadinanza europea condiviso nelle nuove generazioni.
Le scuole pugliesi che hanno ottenuto il certificato – come riportate nel sito https://www.etwinning.net/ - sono gli istituti «G. Marconi» di Casamassima-Bari (dirigente Francesco Mario Pio Damiani), «San Pio X» di Foggia (Giovanna Caserta), «Giovanni Bovio» di Ruvo di Puglia (Giuseppe Quatela), «A. Moro-G. Falcone» di Adelfia-Bari (Nicola Giovanni Errico), «D'Alessandro-Vocino» di San Nicandro Garganico (Angela Pia Vaira), «Manzoni-Radice» di Lucera (Maria Concetta Bianco), «Morea-Tinelli» di Alberobello (Angela Giuseppa Landi), «Pascoli-Forgione» di San Giovanni Rotondo (Maria Fiore), «S. Pertini» di Orta Nova (Pietro Vincenzo Piemontese), «A. Oriani L. Tandoi» di Corato (Angela Adducci), «Ferraris - De Marco – Valzani» di Brindisi (Rita Ortenzia De Vito), «Filippo Bottazzi» di Casarano (Salvatore Negro), «Monti Dauni» di Celenza Valfortore (Cassio Izzo), «De Viti De Marco» di Triggiano-Bari (Michelino Valente), «Salvemini» di Molfetta (Sabino Lafasciano), «Alessandro Volta» di Bari (Mario Bosco), «C. Sylos» di Bitonto (Antonia Speranza), «Materdona-Moro» di Mesagne (Salvatore Fiore).

Insomma un plauso a queste comunità che offrono la concreta immagine dell'affermazione di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, secondo il quale «ll nostro patrimonio culturale è un pezzo fondamentale della nostra identità comune. E non si tratta solo della conservazione di opere d'arte ma dei valori che ci consentono di pensare e di costruire una Europa che sia più autentica, che abbia cittadini più veri».

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