I dati della Regione
Puglia, ancora 1.478 contagiati: superati i 51mila positivi. E aumentano i morti: 43 vittime. Sindacati e medici contro Lopalco. Lui: «Situazione migliora»
Bari, Bat e Taranto le province più colpite. La percentuale contagiati/test resta superiore alla media nazionale
La Puglia ha superato il tetto dei 51mila positivi attualmente alle prese con il virus. Il bollettino Covid 19 della Regione oggi consegna uno scenario con 1.478 nuovi positivi su 10.229 test, segnando un rapporto pari al 14,5% contagiati/tamponi, superiore alla media nazionale ma un tantino inferiore a quello di ieri quando sono stati segnalati 1.813 positivi su 11.223 test (16%).
Dei nuovi 1.478 casi positivi di oggi, 538 sono in provincia di Bari, 44 in provincia di Brindisi, 253 nella provincia BAT, 255 in provincia di Foggia, 92 in provincia di Lecce, 281 in provincia di Taranto, 6 residenti fuori regione, 9 casi di provincia di residenza non nota.
Sul fronte dei decessi, continua a mantenersi (purtroppo) elevato il numero delle vittime: nelle ultime 24 ore si registrano 43 morti che portano il numero complessivo a 1.911 unità. Le vittime sono così distribuite: 4 in provincia di Bari, 28 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 9 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce.
Sui decessi, il direttore della Asl BT Alessandro Delle Donne chiarisce: “Il dato odierno dei decessi nella provincia Bat deriva da un aggiornamento dell’archivio che verrà completato nei prossimi giorni. Per questo risulta un valore superiore alla media settimanale, perché tiene insieme informazioni raccolte dal mese scorso ad oggi. Si sta procedendo con questo aggiornamento e quindi per il dato consolidato bisognerà come sempre valutare l’andamento settimanale nei prossimi giorni”.
Per quanto riguarda la pressione sul sistema sanitario, resta inalterato il numero dei ricoveri (1.781, uno in meno rispetto a ieri) mentre aumenta livemente la pressione sulla terapia intensiva che ieri registravano 187 casi e oggi sfiorano i 200.
Sono 18.650 i pazienti guariti guariti (190 in più rispetto a ieri) mentre il numero dei casi attualmente positivi ha toccato quota 51.236, di cui 49.455 in isolamento domiciliare.
Intanto i segretari generali di Cgil, Cisl e Ul lanciano l'affondo contro Lopalco che ritiene sterile il confronto con i sindacati: «Crediamo che l’assessore Lopalco, con una ospitata televisiva in meno - rilevano i sindacalisti - riuscirebbe a trovare anche il tempo per ascoltare cosa hanno da dire le nostre organizzazioni del pubblico impiego, le rappresentanze dei medici, le segreterie confederali, e magari spiegare loro come mai solo la Puglia ha registrato il dieci per cento di positivi dell’intero paese. Numeri che da due settimane non sembrano calare». «Perché - concludono - nelle Rsa pugliesi continuano ad esserci un numero così elevato di positivi e quali azioni ispettive ha pensato di mettere in campo la Regione».
Sotto altor profilo, rincarano la dose i medici di medicina generale contestando il mancato funzionamento della piattaforma oinformatica per prenotare i tamponi. «A 6 giorni dall’ordinanza presidenziale e ad oltre 20 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo regionale sulla presa in carico dei pazienti Covid da parte dei medici di medicina generale - precisa il segretario regionale Fimmg, Donato Monopoli - la Regione, in un silenzio sconcertante, non ha ancora messo a disposizione la piattaforma informatica necessaria a gestire le attività di prenotazione del tampone molecolare e di rafforzamento a supporto delle attività di sanità pubblica».
L'assessore alla salute, Pierluigi Lopalco, precisa che «Stiamo lavorando a un piano soprattutto per la ripresa scolastica perché la grande novità del 2021 sarà quella che con alta probabilità aumenterà la didattica in presenza. Stiamo stendendo un piano per migliorare il sistema, non tanto di tracciamento, ma di screening nelle scuole».
Per quanto riguarda i 21 indicatori, invece, Lopalco spiegando perchè la regione è aggiunto nel report che lo considera ad alto rischio, aggiunge che la Puglia è «pienamente in fascia gialla, fra l’altro la maggior parte di quegli indicatori che la scorsa settimana ci ponevano in una situazione ad alto rischio si sono normalizzati. Quindi, alla fine, rimane solo un indicatore, che è il numero di focolai, che ci pone ancora in questa sottoclasse di alto rischio di progressione».