BARI - «Continua il processo di miglioramento della qualità dell’aria in Puglia». Ad annunciarlo è Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia, dopo la presentazione on line del primo «Rapporto nazionale sulla qualità dell’aria» relativo all’anno 2019 da parte dell’’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra). Il documento è frutto del lavoro svolto dal Sistema nazionale per la protezione ambientale (Snpa), nell’ambito dei gruppi di lavoro interagenziali, cui Arpa Puglia ha partecipato attivamente.
Il report, disponibile all’indirizzo https://www.snpambiente.it/2020/12/01/la-qualita-dellaria-in-italia-edizione-2020 e presentato su https://www.youtube.com/c/IspraVideoStreaming/, riporta i dati sulla qualità dell’aria 2019 e gli andamenti delle concentrazioni di inquinanti dal 2010 al 2019, una sezione di approfondimento tecnico – scientifico sulle varie regioni ed un ultimo capitolo dedicato agli effetti del lockdown sulla qualità dell’aria.
Arpa Puglia ha partecipato all’iniziativa elaborando e fornendo i dati provenienti dalla rete regionale di monitoraggio, oltre che con la redazione di un articolo scientifico sull’analisi modellistica sullo stato della qualità dell’aria (http://www.arpa.puglia.it/web/guest/modellistica) e con un approfondimento sull’effetto della pandemia da Covid-19 sulla qualità dell’aria. Gli studi di Arpa Puglia su questo tema sono disponibili al link http://www.arpa.puglia.it/web/guest/COVID19_Home. Ilenia Schipa, ingegnere del “Centro regionale Aria” dell’Arpa Puglia, ha illustrato uno studio significativo sull’ “Analisi modellistica di source apportionment sullo stato della qualità dell’aria della Regione Puglia a 4 chilometri di risoluzione”. L’Arpa Puglia nello studio ha focalizzato l'attenzione sulle sorgenti delle emissioni, valutandone i contributi alla formazione dei livelli di concentrazione degli inquinanti in aria.
«In Puglia, nel 2019, come già nel 2018, non sono stati superati i limiti normativi per nessuno degli inquinanti dell’ “aria ambiente - sottolinea Vito Bruno - Il miglioramento della qualità dell’aria, in media, nel 2019 è il frutto del combinato disposto di controlli più numerosi, innovazione tecnologica nelle attività produttive, ed una maggiore sensibilità per la tutela ambientale che ci auguriamo continui a crescere tra cittadini e operatori economici».