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Covid in Puglia, sindacati chiedono attivazione Usca: 9 mesi di ritardo

 
Redazione online

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Covid 19 Altamura, operativa l'unità Usca: 7 medici e spazi dedicati

Cgil Fp Medici Puglia, Smi Puglia, Snami e Simet sollecitano alla Regione i vaccini anti influenzali e antipneumococcici da somministrare ai tantissimi pazienti fragili

Sabato 05 Dicembre 2020, 12:58

16:17

BARI - «Istituire, nonostante i nove mesi di ritardo, le Usca, per la cura domiciliare dei pazienti Covid, previste da un decreto del ministero della Salute fin da marzo 2020» e «reperire i vaccini anti influenzali e antipneumococcici da somministrare ai tantissimi pazienti fragili pugliesi che reclamano, giustamente, di essere vaccinati».

Sono le richieste dei sindacati Cgil Fp Medici Puglia, Smi Puglia, Snami e Simet rivolte in una nota all’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco. «Apprendiamo - si legge - della volontà del presidente Michele Emiliano di promulgare una ordinanza per obbligare i medici ad eseguire i tamponi rapidi. La troviamo del tutto inutile essendo già stati obbligati da un accordo contrattuale firmato dalla Fimmg. La invitiamo, piuttosto, quale assessore regionale della Salute a chiedere al presidente di emanare una ordinanza da fare ai direttori generali delle Asl» affinché «organizzino l’esecuzione dei tamponi ponendo la massima attenzione alla sicurezza».

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