BARI - «L'attivazione delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, spettava alle Regioni e la Puglia è stata tra le ultime a partire, con la partecipazione di un numero esiguo di medici visti i bandi il cui il caos regnava sovrano. Ora non si capisce perché, nonostante la proroga dello stato di emergenza, la Asl di Bari non abbia rinnovato i contratti con i medici reclutati nelle Usca, di fatto soppresse dal primo agosto. Una scelta incomprensibile su cui si deve necessariamente tornare indietro».
Lo dichiara la candidata presidente del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia, che ha inviato una nota al direttore generale della Asl Bari Antonio Sanguedolce in cui si chiede di riattivare con immediatezza il servizio effettuato dalle Usca, prorogando i contratti del personale finora impiegato. «Se la sanità - prosegue - funzionasse con gli slogan saremmo la regione più efficiente d’Italia. Peccato che oltre agli spot servano i fatti e su quelli stiamo sotto lo zero. Purtroppo siamo la regione del Sud che ha registrato più morti per il Covid-19, 553, un numero molto più alto ad esempio rispetto a quello della Campania, dove se ne contano 438. E ieri si è avuto un dato molto alto nel numero di nuovi casi registrati, 23».