La Puglia è sempre più nel grande cuore di Lino Banfi. L’attore canosino-andriese ha trascorso un’intera settimana nella sua Canosa, insieme all’inseparabile compagna di una vita, la moglie Lucia, non disdegnando interviste e interventi come «commissario dell’Unesco», per promuovere la sua Canosa.
Non sono mancate alcune visite nei paesi vicini. E non solo come semplice turista, sempre accerchiato dai suoi fan (ai quali non nega mai un selfie o una foto), ma come «Ambasciatore della Puglia “in the world”», riconoscimento ricevuto, ad ottobre del 2016, a Bari dal sindaco di Bari De Caro e dal governatore Emiliano. Titolo che Banfi, oltre a sottolineare spesso, ricorda piacevolmente in ogni occasione. «In quella serata al Petruzzelli di Bari – racconta - i sindaci di Canosa e Andria fecero quasi “a gara” per consegnarmi la pergamena. Alla fine irruppe Michele Emiliano che volle riservarsi la consegna. E mi ha fatto molto piacere perché Michele è davvero un grande amico».
E quel titolo lo ha scherzosamente ricordato anche all’attore americano Ronn Moss, che ha incontrato, a pranzo prima di ripartire per Roma, a Molfetta, accompagnato dalla inseparabile amica e collaboratrice Paola Comin. «Ho fatto un figurone quando gli ho detto che sono ambasciatore della Puglia e ho aggiunto in perfetto inglese: “In the world”. E non serviva nemmeno la traduzione» dice ridendo Banfi.
Motivo dell’incontro, sul mare davanti a ricci e frutti di mare? Un film che sarà girato in Puglia, forse già da settembre, nel quale Ronn Moss, il «bellissimo» Ridge di Beautiful, attore ma anche co-produttore del film stesso, vorrebbe partecipasse anche l’attore pugliese per antonomasia, il “Lino Nazionale”. «Un incontro molto piacevole – rivela Banfi – con una persona molto a modo, simpatica e cordiale». Poi, come accade tra compaesani, si lascia andare ad una confidenza: «Ci siamo incontrati in un ristorante sul mare, (L’Adriatico, ndr) e quindi è evidente il pranzo “a base” di pesce, no? Però ad un certo punto ho intuito, prima dalla faccia di Moss, e poi da quella del nostro traduttore, che Ronn non mangiava pesce, né i frutti di mare: voleva mangiare solo carne! A Molfetta, sul mare??? Mah».
E come è finita? «Ha gradito almeno il pesce alla griglia... ecche.. chevoli!».
Lino non si sbilancia sulla sua eventuale partecipazione al film: «L’idea mi piace. Mi manderanno la scenografia e valuterò se partecipare. Ci sto pensando, ma la cosa più importante e che venga girato nella mia Puglia».
Già, la Puglia è sempre nel cuore di “nonno Libero” che, rivela, sta già pensando ad un altro film, questa volta “tutto suo” da girare all’ombra degli ulivi e magari con l’odore della vendemmia e del mosto, nei prossimi mesi. «E’ un po’ tutto da definire e anche la location – confida – ma tra la Murgia o le bellezze di Trani o Castel del Monte non ci sarebbe che l’imbarazzo della scelta» dice col suo faccione sorridente e sereno.
Poi si lascia andare, ricordando le sue vecchie pellicole o le sue amicizie, in quella terra di Puglia che ha sempre amato e promosso ovunque. «La nostra è una terra dalle grandi potenzialità e realtà – dice- ho visitato in questi giorni aziende particolarmente professionali e di livello che possono fare invidia al mondo. Realtà belle ed anche a conduzione familiare, come una grande autocarrozzeria di Barletta, realizzata da fratelli canosini ma, come me, con due campanili: Andria e Canosa». Poi sorridendo aggiunge: «E pensa che si chiamano pure Campanile! – continua - Come me, il loro padre si era trasferito a Canosa e conosceva due lingue oltre all’italiano: l’andriese e il canosino. Realtà professionali che sono il vanto della nostra terra e delle nostre città. Per questo – conclude – sto lavorando sempre al mio sogno: far diventare Canosa, per la sua storia e per le sue bellezze archeologiche, “patrimonio dell’Unesco”: sarebbe una bella vittoria non per me, ma per tutta la mia gente».