BARI - La settima lista del centrodestra sostegno del candidato presidente Raffaele Fitto sarà quella dell’Udc: l’intesa è stata presentata ieri a Bari dall’eurodeputato di Maglie insieme al segretario nazionale del partito centrista, il senatore Lorenzo Cesa. Con questa intesa Fitto raccoglie il sostegno dell’intera nuova Federazione democratico cristiana e inibisce l’uso dello scudo crociato nell’alleanza progressista di Michele Emiliano (che aveva annunciato il sostegno della Dc), dando un messaggio all’elettorato moderato: «L’Udc sarà parte integrante della futura maggioranza di governo».
Tra Fitto e Cesa c’è un antico feeling, insieme per le ultime politiche avevano fondato il cartello centrista «Noi con l’Italia», e adesso si ritrovano insieme in Puglia, dove l’Udc negli ultimi cinque anni è stato alleato del centrosinistra. «Sono contento - ha spiegato Fitto - che la Federazione democratico cristiana e l’Udc condividano la mia candidatura e io mi farò carico di rappresentarne proposte e sensibilità». «Qui in Puglia - ha aggiunto il candidato governatore - la novità è la coesione della coalizione di centrodestra, che con l’Udc allarga i confini». Al riguardo c’è chi ipotizza la costituzione (imminente) di un gruppo consigliare del partito di Cesa in Via Gentile. Fitto, come linea politica, però tiene a precisare che le adesioni al fronte conservatore «avvengono dopo la sottoscrizione di un programma prima del voto, mettendoci la faccia», spiegando che il trasformismo è quello attraverso il quale un esponente cambia collazione in cambio di prebende (il riferimento è agli ex berlusconiani passati con Emiliano).
«Fitto è un amico di sempre»: Cesa ha elogiato il leader del centrodestra pugliese, prevedendo che «il 22 settembre sarà il nuovo presidente della Regione. Del resto lo dicono tutti i sondaggi». L’Udc è stato decisivo per la vittoria delle destre nelle regionali siciliane (dove ha preso quasi il 7%) e calabresi (6,84%): «Qui candideremo - ha puntualizzato il segretario nazionale - amministratori e rappresentanti dell’associazionismo cattolico. I programmi? La difesa della famiglia come sostanza della politica con riflessi sociali e ambientali. Siamo coerenti con la scelta del centrodestra». All’incontro ha preso parte, come rappresentante della Federazione Dc anche l’ex presidente del Consiglio regionale Giovanni Copertino: «Sostengo un amico che ha saputo fare. Con noi c’è anche la Dc Puglia rappresentata dall’avvocato Filiberto Palumbo». In sala anche Filippo Barattolo, segretario provinciale Udc, alle comunali schierato con il dem Antonio Decaro.
Sulla querelle del simbolo della Balena bianca, Cesa ha assicurato che «lo scudo crociato non sarà mai nella coalizione di Emiliano, dove c’è la falce e martello. La presentazione del nostro simbolo inibirà l’uso altrove del logo». E poi ha lanciato una stilettata ai dirigenti Udc rimasti con Emiliano: «L’assessore Totò Ruggeri si dimette dalla giunta o dall’Udc? È un mio grandissimo amico, ma da sei mesi gli dico di dimettersi dalla giunta… Noi siamo da cinque anni nel centrodestra».
L’ultima considerazione Fitto l’ha riservata alle candidature che presenterà il centrodestra: «Negli incontri con categorie e sindacati troviamo un mondo di cittadini esasperati, disponibili a scendere in campo. È così forte la rabbia che c’è la volontà di dare un contributo in prima persona dopo i grandi fallimenti di Emiliano. Purtroppo la Regione è piegata sulla campagna elettorale con elementi di gravità nell’occupazione delle istituzioni. Su questo faremo a giorni una denuncia dettagliata…».