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Duello su dati Covid 19 in Puglia, Fitto a Lopalco: «Non parli da politico»

 
Redazione online

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raffaele fitto

La nota dell'europarlamentare in risposta al capo della task force anti covid in Puglia: «Ho posto interrogativi per comprendere cosa accade in Puglia»

Domenica 03 Maggio 2020, 19:54

20:30

BARI -  «Domani, 4 maggio, inizia la Fase 2 e l'obiettivo è esclusivamente quello di ripartire, ma in sicurezza. Per questo ho posto degli interrogativi utili a comprendere cosa stia accadendo in Puglia. Ma dopo aver letto la replica che il presidente Emiliano ha affidato al suo consulente, professor Lopalco, la sensazione è che quest’ultimo abbia messo in evidenza più doti da politico che da scienziato». Lo afferma in una nota l’europarlamentare Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo Ecr-Fratelli d’Italia. «I numeri ai quali ho fatto riferimento - spiega - non sono miei dati personali ma, sono i dati contenuti nel Bollettino che la Regione Puglia dirama quotidianamente e che poi vengono comparati con quelli delle altre Regioni. Tant'è che Lopalco non li smentisce anzi li conferma».

Sui imponi, «Lopalco afferma - prosegue Fitto - che il numero è proporzionato alla malattia, ma sempre le classifiche ci dicono che le Regioni che fanno più tamponi sono quelle che registrano più guariti (per esempio: Veneto, Friuli, Emilia…). Siamo sicuri che invece in Puglia non si siano fatti i tamponi perché per esempio manca una rete di laboratori? Perché mancano i reagenti? E’ emblematico proprio il caso di ieri al Perrino di Brindisi dove i tamponi vengono rinviati per mancanza, appunto, di reagenti. Ma ci sono stati casi in vari ospedali (alcuni esempi: della Murgia, di Putignano, di Castellaneta) dove medici e operatori hanno dovuto attendere diverse settimane prima di ricevere il risultato. Sarebbe interessante conoscere il parere 'scientificò di Lopalco sulle dichiarazioni di Emiliano che invitava i turisti a venire in Puglia garantendo tamponi per tutti mentre non sono garantiti agli operatori sanitari.

E ancora nel merito: Lopalco afferma - continua Fitto - che la bassa percentuale di guariti (ribadisco, la Puglia è ultima in Italia) si spiega nell’inserimento dei dati nella piattaforma. Cosa significa? La Puglia segue regole diverse da quelle delle altre Regioni? E perché? E, quindi, se i sistemi di rilevazione Regione per Regione sono diversi; Lopalco ci sta dicendo che i dati nazionali non sono attendibili? Che i grafici che vediamo (compresi quella della Protezione civile) non fotografano davvero la realtà? Non solo, ma la contraddizione delle contraddizioni Lopalco la raggiunge quando afferma: 'Quello che possiamo vedere chiaramente è che la proporzione di ricoverati è decisamente più bassa della media nazionale e anche della maggior parte delle regioni meridionalì. E allora perché Lopalco non si interroga sul perché la Puglia che ha più casi in isolamento domiciliare (quindi meno gravi) ha, poi, la più alta mortalità specifica tra tutte le Regioni meridionali e insulari (Lazio e Umbria comprese)? E’ sulla mortalità, infatti, che Lopalco compie un vero e proprio capolavoro di politichese: abbiamo precisato più volte che l’indice fa riferimento (tasso di mortalità grezzo) alla Puglia se comparata alle altre Regioni del Sud, delle Isole, Umbria e Lazio che sono andate in lockdown insieme. Certamente non abbiamo mai sostenuto che la Puglia avesse il più alto indice di mortalità anche rispetto alla Lombardia! Non siamo scienziati, ma nemmeno stupidi! Spiace poi che Lopalco gongoli - afferma ancora l’europarlamentare Fdi - sui dati delle province pugliesi meno sfiorate dal Covid e non dica nulla sulla provincia di Foggia che ha un indice di mortalità del 21,5 ogni 100mila abitanti, praticamente lo stesso della Toscana (23,1) o sulla provincia Bat che pure avendo una popolazione che ha 1/3 della provincia di Bari registra un indice di mortalità 8,9 (sempre per 100mila abitanti) praticamente uguale a quello della provincia di Bari (9,2). L'indice di mortalità pugliese sono giorni che ormai viaggia a 2 cifre: 10,41. Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Molise, Basilicata, Lazio e Umbria oscillano fra 4,4 e 8,4».

«Questi - aggiunge Fitto - sono i fatti oggettivi. Continueremo nei prossimi giorni a segnalare anomalie, ed eventuali ritardi ed errori, perché essere responsabili, di questi tempi, non vuol dire stare zitti. Infine, al professor Lopalco un suggerimento: parli da tecnico con obiettività basandosi sui numeri che lui stesso ci fornisce e non si faccia coinvolgere dalla politica».

IL COMMENTO DI PAGANO (PD) - «La notizia di oggi è che Raffaele Fitto, politico da 30 anni precisi, ha voluto spiegare i dati e i numeri dell’emergenza epidemiologica in Puglia al Professor Lopalco, Professore ordinario di Igiene all’Università di Pisa con una lunga esperienza presso il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC), nonché uno dei più stimati esperti del panorama italiano ed europeo. Spero solo che le sue dichiarazioni di oggi non siano altro che la variante attualizzata di una bella barzelletta raccontatagli dal suo ex capo di partito Silvio Berlusconi. Anche in questo caso, comunque, avremmo preferito ascoltare la versione originale». Lo afferma in una nota Ubaldo Pagano, deputato PD e membro della commissione Bilancio della Camera.
«Tra le tante cose che abbiamo scoperto a causa di questa crisi - prosegue - la più curiosa è senza dubbio l’ostinazione di Raffaele Fitto nell’avventurarsi in discorsi che dovrebbe lasciare ad altri. D’altro canto, un pò la noia che affligge tutti in questi giorni di isolamento, un pò la mancanza palese di argomentazioni valide, ci aiutano a comprendere un pò di più i suoi sforzi. Ma fino a quando prendeva di mira il Presidente Emiliano potevamo capire il becero intento politico di speculare su una tragedia… ora, invece, che è passato a dare addosso ai tecnici, non sappiamo davvero come giustificare le sue uscite».
«Risuona attuale la domanda dello scrittore Karel Capek - aggiunge Pagano - che chiedeva: 'immagini il silenzio se tutti dicessero solo quello che sanno?'. Raffaele Fitto, come chiunque, avrebbe potuto essere un valore aggiunto nella battaglia che stiamo combattendo. Purtroppo - conclude - ha deciso di battersi per l’altro fronte». 

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