La didattica a a distanza in Puglia

Esami e lauree online: per l'Università il futuro è via web

Mimmo Giotta

L’anno accademico 2019\20 è destinato a chiudersi con esami e lauree on-line. Le organizzazioni hanno sperimentato soluzioni nuove per assicurare la continuità e il mantenimento degli standard formativi

Negli ultimi anni il tradizionale modello universitario fatto di aule sovraffollate, obbligo di firma, «quarti d’ora accademici», docenti inafferrabili schermati da sterminate commissioni composte da assistenti e ricercatori, estenuanti code agli sportelli delle segreterie è stato radicalmente messo in discussione. Da un lato dalla necessità di colmare una distanza dal mercato del lavoro che, in alcuni casi, si stava facendo sempre più profonda, dall’altro da un sistema di valutazioni ministeriali sempre più severo nel misurare ogni aspetto del funzionamento della macchina universitaria. I nostri Atenei che hanno dovuto stare al passo con questi e molti altri cambiamenti, nelle ultime settimane hanno dovuto ripensare e sovente stravolgere la propria didattica. Se, prima della pandemia, la didattica a distanza rappresentava un’opzione adesso è la sola modalità di erogazione di formazione. Le Università italiane offrono 2.289 corsi di laurea triennale e 2.181 magistrali, quasi tutti con didattica in presenza. L’emergenza sanitaria ha forzato il cambio di passo, estendendo l’ambito di intervento da remoto dalla didattica a tutti i servizi che ogni ateneo mette in campo a supporto dell’esperienza dello studente.

L’Anno Accademico 2019\20 è destinato a chiudersi con esami e lauree a distanza, quasi assenza di esercitazioni e prove scritte, in quel lungo rodaggio rappresentato dall’innesto di queste piattaforme tecnologiche in organismi tanto complessi quali sono le Università italiane.

Gestiti questi problemi, la ripresa non sarà scevra da difficoltà. Alla ripresa delle lezioni frontali e sulla base delle direttive che saranno emanate, andrà governata la questione dell’afflusso degli studenti nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, oltre che la sanificazione periodica di questi stessi ambienti. I limiti che, nei primi mesi, saranno imposti dal distanziamento sociale obbligheranno tutti gli atenei a radicali riorganizzazioni degli spazi.

In Puglia tutti i cinque atenei hanno fatto del loro meglio per assicurare la continuità e il mantenimento degli standard formativi e di servizi allo studente. Nella totalità dei casi - e in uno spazio di tempo oggettivamente breve - la conversione a una didattica da remoto è stata completata. Nelle parole dei rettori - e di chi nell’università ci “vive” quotidianamente - si guarda al giorno del ritorno alla normalità come a un nuovo inizio da cui poter partire portando in dote l’esperienza di questi mesi di emergenza.

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