I numeri dell'emergenza

Puglia, torna a salire il trend contagi (+120) 427 i pazienti dimessi Cala numero vittime (+2)

Redazione online

Dall’inizio dell’emergenza il totale dei positivi è di 3.529, di cui 1.110 solamente nella provincia di Bari

Torna a crescere leggermente il numero dei nuovi contagi da Coronavirus in Puglia: oggi sono 120 su 2.175 tamponi eseguiti, ieri erano 82 su 2.145 tamponi eseguiti.

Cala invece il numero dei decessi: oggi ne sono stati registrati due (uno in provincia di Foggia, l’altro nel Brindisino).

Complessivamente le vittime del Covid in Puglia sono 316. Delle nuove infezioni, invece, 35 si sono registrate in provincia di Bari e 30 nel Foggiano. I pazienti ricoverati negli ospedali attualmente sono 650, quelli guariti e dimessi 427, mentre i pugliesi in isolamento domiciliare sono 1.432. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 42.598 tamponi, i contagi complessivi sono 3.529, di cui 1.110 solamente nella provincia di Bari, 335 nella provincia BAT, 485 nella provincia di Brindisi, 852 nel Foggiano, 451 nella provincia di lecce, 242 nel Tarantino, 27 attribuiti a residenti fuori regione e 27 sono i casi per i quali è in corso corso l'attribuzione della relativa provincia.

«Continua a salire il tasso di mortalità grezzo in Puglia, il numero di deceduti per ogni 100mila pugliesi ed ovviamente sale il tasso di mortalità Covid/specifico che al 18 aprile è del 9,21% ovvero ogni 100 ammalati ne muoiono 9,2. E che il dato sia alto lo dimostra il fatto che in Italia ogni 100 casi ne sono morti 13,2 e il dato italiano è fortemente influenzato dal dato delle Regioni del Nord, in particolare la Lombardia dove alla stessa data sono deceduti per Covid 18,4 persone ogni 100 positivi. Quindi a maggior ragione il dato pugliese, comparato con le Regioni del Sud ed insulari è anomalo e va indagato». Lo sottolineano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Puglia, Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo.

I dati pugliesi, con numeri fortunatamente più contenuti, confermano quello che sta accadendo in Italia. La discesa del contagio è in atto ma è molto più lenta. Certo, ora preoccupano i focolai all'interno delle Residenze sociosanitarie assistenziali per anziani (Rssa) e delle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa)dove, purtroppo, stanno aumentando le vittime e i contagi.

A Bari sono 215 le persone positive al Coronavirus, 56 delle quali in due Rssa per anziani (rispettivamente 39 e 17). Sono i dati forniti dal sindaco Antonio Decaro sulla base delle indicazioni arrivate dalla Prefettura per il tramite della Regione e della Asl.
Il primo cittadino ha ribadito la «preoccupazione per l’allentamento delle misure restrittive dal 4 maggio», con il rischio di una nuova ondata di contagi. 

Intanto si teme per una nuova andata di contagi. A tal riguardo i medici del dell'istituto tumori «Giovanni Paolo II» di Bari, insieme ad un corpo numero di colleghi (sono oltre 100mila) hanno inviato una nota al Ministero della Salute, al loro Ordine nazionale e a tutti gli Ordini regionali al fine di sollecitare il trattamento precoce attraverso il potenziamento della medicina del territorio e l'attivazione della unità speciale "Usca". Ma chiedono anche di poter prescrivere accertamenti e farmaci già autorizzati dall'Aifa per evitare la seconda ondata.

 

In Puglia, sulla base delle discesa dei contagi, la task force della Regione pensa alla «fase 2» ma, nello stesso tempo, raccomanda di non abbassare la guardia. 

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