Un travaglio che dura da 4 anni da quando la legge è stata approvata, ma ora che c'è pure il tanto atteso regolamento, a bloccare tutto ci sarebbe una presunta (e scontata) mancata presa d'atto di un dirigente. Oggetto della contesa, l'istituzione della sezione regionale di vigilanza che comprenderà il Nucleo di vigilanza ambientale e il Nucleo di vigilanza controllo tutela e rappresentanza su cui il segretario regionale del sindacato Csa, Carlo Cirasola, pone l'accento riservandosi di denunciare la vicenda alle autorità.
«L’avvio delle attività della Sezione regionale di vigilanza - scrive Cirasola - oltre ad essere di particolare importanza per le materie trattate è ormai regolamentata sotto l’aspetto giuridico ed è impensabile che la probabile voluta lungaggine nella stesura di un semplice elenco possa in qualche modo ostacolare la applicazione di una legge del 2015 e l’espletamento delle funzioni del personale interessato nel rispetto delle disposizioni vigenti».
A chiudere l'iter, infatti, mancherebbe una nota del Dirigente del Provveditorato Economato il quale dovrebbe confermare che l’elenco del personale destinato a tali attività precedentemente era in capo alla propria Sezione. Del resto, come precisa il Csa, basterebbe fare una ricognizione di chi percepisce l'indennità di vigilanza per tirar fuori questo elenco. Un atto dovuto, o scontato, che però sembra essersi perso per strada o che inspiegabilmente tarda ad arrivare.