«Gentile Direttore, oggi sarò a Potenza, per la seconda volta in Basilicata in meno di un mese. Sarò in città per confrontarmi con rappresentanti delle Istituzioni locali e di varie associazioni di categoria, con stakeholder ed esponenti della società civile per avviare, insieme a loro, un Contratto istituzionale di sviluppo (CIS). Intendo promuovere questo strumento per mettere in moto investimenti e processi virtuosi per il rilancio di tutta la Regione.L’avevo preannunciato proprio a Matera, in occasione dell’inaugurazione della città quale Capitale europea della cultura. Oggi parte questo nuovo progetto in modo da mantenere fede all’impegno preso».
Come ho detto lo scorso 19 gennaio, ci sono tutti i presupposti perché nel 2019 inizi una stagione di riscatto per l’Italia intera, a partire dal Sud. Ci sono tante energie da liberare in questi territori ricchi di tradizioni culturali, di bellezze naturali e archeologiche. Per far questo servono progetti sostenibili, innovativi e plausibili. Ma, soprattutto, serve fare gioco di squadra, fare “sistema”.Il contratto di sviluppo che attueremo e le modalità con cui lo avviamo oggi, con il coinvolgimento del ministro per il Sud Barbara Lezzi e attraverso il confronto e il dialogo con il territorio e la preziosa collaborazione con Invitalia, risponde proprio a questa logica. Il risultato saranno investimenti, cantieri, ossigeno per le imprese e per tutto il tessuto produttivo locale, in un’area che presenta ancora tante, troppe difficoltà. Troppe volte ci siamo scontrati con iniziative di sviluppo non coordinate o, peggio, con una cattiva programmazione che ha dissipato o sottoutilizzato risorse nazionali e comunitarie. Per questo siamo al lavoro per assicurare efficienza sull’utilizzo dei fondi europei e qualità della spesa pubblica nel Mezzogiorno e nelle aree più svantaggiate del Paese. Il modello è quello inaugurato per la Puglia e, in particolare, per la Capitanata, dove l’iniziativa ha già stimolato la presentazione di circa 100 progetti. Il Contratto istituzionale di sviluppo si inserisce in un progetto di sviluppo del Paese più ampio, che prevede il Piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio e il riammodernamento delle infrastrutture che presenteremo entro febbraio: un corposo piano, da oltre 9 miliardi di investimenti, che tornerà utile non solo ad affrontare le emergenze legate al dissesto del suolo, attraverso progetti e opere immediatamente cantierabili, ma anche interventi strutturali di prevenzione contro i rischi idrogeologici e quelli derivanti dalla cattiva manutenzione delle infrastrutture. Ricordo, inoltre, il Patto per i cantieri attraverso cui vogliamo accelerare le centinaia di cantieri presenti su tutto il territorio nazionale. Abbiamo destinato importanti risorse agli Enti locali, ai Piccoli Comuni sotto i 20mila abitanti, per la manutenzione e messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici con un percorso cronologico ben preciso da avviare già nella prima parte del 2019. Per i territori di Potenza e Matera sono previsti circa 6 milioni di euro. Dobbiamo promuovere lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale, del nostro territorio incentivando il Sud a liberare le sue migliori energie e a superare le vecchie logiche dell’immobilismo. Stiamo seminando per raccogliere, presto e tutti insieme come Paese, i frutti di questo lavoro.