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Omicidio Desiree a Roma, preso a Foggia il quarto uomo. Salvini: «E' un verme» 

 
Redazione online

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Roma, 16enne uccisa: fermato gambiano a Foggia

La ragazza è stata trovata morta in un edificio abbandonato nel quartiere San Lorenzo. Il gambiano fermato aveva il permesso di soggiorno scaduto ed era in possesso di 10 chili di marijuana

Venerdì 26 Ottobre 2018, 15:56

20:14

È stato rintracciato il quarto uomo sospettato della morte di Desiree Mariottini, la ragazza di 16 anni trovata morta la scorsa settimana in un edificio abbandonato del quartiere San Lorenzo a Roma. Sarebbe un cittadino del Gambia ed è stato rintracciato a Foggia, in possesso di circa dieci chilogrammi di marijuana, di una pistola giocattolo, di metadone e di qualche grammo di hashish. All’arrivo delle forze dell’ordine si è barricato nella baracca che circonda il Cara - Centro richiedenti Asilo ed è stato necessario sfondare la porta per arrestarlo. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti per capire il ruolo che ha avuto nella vicenda. L’uomo è stato bloccato vicino un insediamento abusivo a Borgo Mezzanone. Probabilmente stava cercando di scappare dall’Italia. Gli inquirenti lo hanno individuato seguendo le celle telefoniche del suo cellulare.

Secondo quanto si apprende da fonti investigative, l'uomo si chiama Yusif Salia, ghanese di 32 anni, al quale era stato rilasciato un titolo di soggiorno per motivi umanitari dalla questura di Napoli il 15 dicembre del 2012 che però risulta scaduto da gennaio 2014. Il 27 marzo scorso, sottolineano ancora la fonti, Salia era stato accompagnato dalla polizia all’ufficio immigrazione di Roma per essere identificato. E in quell'occasione era stato invitato ad andare alla questura di Napoli per regolarizzare la sua posizione.

Sono tre le persone fermate per il delitto della ragazza nelle scorse ore: due senegalesi, irregolari in Italia, uno dei quali aveva già ricevuto un provvedimento di espulsione, e un nigeriano, tutti con precedenti per spaccio di droga. Secondo un testimone, 'Desirée stava male e aveva attorno 7-8 persone. Le davano acqua per farla riprendere'. 'Ora voglio giustizia', dice la mamma.

SALVINI « È UN VERME, PER LUI CARCERE DURO» - «Catturato a Foggia il quarto verme che avrebbe stuprato e portato alla morte Desiree. Si tratta (guarda caso) di un immigrato clandestino. Per lui, come per gli altri tre, carcere duro e a casa!. Ringrazio la procura e le forze dell’ordine per la rapidità e l’efficacia». Così su twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini commenta l'arresto del quarto uomo coinvolto nella morte della sedicenne di Cisterna di Latina, e invoca la castrazione chimica per gli stupratori.

LA CONFERENZA STAMPA DOPO L'ARRESTO - «Riteniamo che Yusif Salia sia arrivato nel Foggiano immediatamente dopo l’atroce delitto». Lo ha detto in conferenza il capo della squadra mobile di Foggia, Roberto Pititto, dopo il fermo del ganese per concorso nell’omicidio di Desirèe Mariotti. Gli inquirenti - a quanto si apprende - stanno ora accertando la presenza di eventuali complici che possano aver aiutato Salia nella breve latitanza. . Al momento dell’irruzione della polizia, il 32enne era solo nella baracca. "Stando alle informazioni in nostro possesso - ha detto Pititto - sappiano che il ganese ha soggiornato nel Cara di Borgo Mezzanone fino al 2014; successivamente si sarebbe spostato lungo la pista abusiva», una zona adiacente al Cara dove sorge la cosiddetta 'baraccopolì in cui vivono da tempo numerosi migranti che non hanno più titolo per essere ospitati nel Cara. "Salia ha inoltre - ha concluso Pititto - precedenti penali specifici in materia di sostanze stupefacenti».

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