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Scontro fra treni del 2016, negato
il patteggiamento al capostazione

 
ANTONELLO NORSCIA

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ANTONELLO NORSCIA

scontro tra treni

Piccareta tra i 19 imputati per il disastro che provocò 23 morti

Venerdì 26 Ottobre 2018, 13:08

TRANI - La Procura di Trani non presta il consenso al patteggiamento a 4 anni di reclusione proposti dal capostazione di Andria, Vito Piccarreta, uno dei 19 imputati per la tragedia della Ferrotramviaria del 12 luglio 2016 quando sul binario unico tra Corato ed Andria, regolato dal vetusto sistema del blocco telefonico, lo scontro frontale fra 2 treni provocò la morte di 23 persone ed il ferimento di altre 51.

Il difensore di Piccarreta, avv. Leonardo De Cesare, ha evidenziato l’assenza di precedenti penali e la «collaborazione» prestata dal suo assistito nel corso delle indagini. Ma non è bastato. Infatti, i pubblici ministeri Marcello Catalani ed Alessandro Donato Pesce non hanno ritenuto congrua la pena rispetto alla gravità dei fatti contestati. Dunque la richiesta di patteggiamento sfuma proprio per il mancato, e necessario, consenso dell’ufficio inquirente. Sarà, invece, giudicata con rito abbreviato Elena Molinaro, direttrice della «Divisione 5» della direzione generale del Ministero dei Trasporti. Le richieste per i cosiddetti riti alternativi sono state formulate ieri nel prosieguo dell’udienza preliminare dinanzi al gup Angela Schiralli, che per questioni logistiche si sta celebrando nell’aula bunker del supercarcere di Trani.Una lunga udienza in cui la Pubblica Accusa ha illustrato le ragioni su cui si basano le 19 richieste di rinvio a giudizio formulate per 18 persone fisiche e per la Ferrotramviaria Spa quale persona giuridica.

Martedì prossimo la parola passerà agli avvocati delle parti civili: oltre ai familiari delle vittime ed ai feriti, si contano i comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia, la Regione Puglia, l’Acu (Associazioni consumatori ed utenti) e l’Anmil (Associazione nazionale dei lavoratori mutilati e invalidi del lavoro). Nelle udienze successive, già fissate per il 6, 8, 13 e 15 novembre, la parola passerà ai difensori degli imputati. A vario titolo, i pm tranesi contestano i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, falso ed una serie di inosservanze di norme in materia di trasporti e sicurezza dei posti di lavoro. Nel processo siedono come responsabili civili il Ministero dei Trasporti e Ferrotramviaria Spa, concessionaria della vecchia Bari Nord.

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