La notizia delle difficoltà e dell'imminente condanna del Bari (che verrà sancita alla mezzanotte di oggi) sta suscitando ansia e incredulità. Ma soprattutto sorge spontaneo chiedersi: possibile che non si riesca a trovare una cordata in grado di salvare il Bari? «Purtroppo è molto complicato - sottolinea Domenico De Bartolomeo, presidente di Confindustria Puglia e allo stato non vedo margini. Nel mondo imprenditoriale, per quello che posso dire, non vedo una situazione favorevole all'apporto di un contributo. E' una situazione non recuperabile in tempi brevi». Insomma, vista dalla parte di una impresa che deve mettere capitali propri, sorge spontanea la richiesta di avere notizie certe, e soprattutto documentate, prima di affacciarsi. E il tempo, purtroppo, non è un buon alleato in questo momento. Alla domanda se convenga oppure no ripartire da zero: «Non so, bisogna valutare».
Ma rispetto a chi non intravede soluzioni, ecco farsi avanti l'imprenditore barese Mimmo Di Paola, attuale consigliere comunale ed ex manager di Aeroporti di Puglia: si dice disposto a dare un contributo alla causa del Bari, mettendo a disposizione fondi di tasca sua. E lancia un appello ad altri imprenditori affinché si facciano avanti. Ma perché ciò accada è necessario che si apra la possibilità a terzi di ricapitalizzare. «Sia chiaro, non sono il salvatore della patria - aggiunge Di Paola - voglio solo aiutare».