E' stato arrestato il responsabile del ferimento di Vincenzo Zitoli Pignataro, più noto come la Tigre del Gargano, avvenuto sette mese fa a Cagnano Varano. In carcere, con l'accusa di tentato omicidio e detenzione e porto illegale d'arma, è finito il 20enne Sebastiano Pio Tarantino, figlio del defunto Giovanni (assassinato nelle campagne di Sannicandro Garganico il 25 marzo del 2002, nel corso della sanguinosa faida con la famiglia Ciavarella).
Nei suoi confronti è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere che ha cristallizzato un'attività di indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Foggia, Rosa Pensa, sul fatto di sangue avvenuto la notte dell'11 febbraio scorso a Cagnano Varano nei pressi del pub “Bacco”, nella centralissima via Aldo Moro, a quell’ora ancora affollatissima di giovani del luogo e dei paesi limitrofi per la presenza di diversi locali di ritrovo. Dopo una lite tra i due, Tarantino tornò suol posto per punire il suo avversario contro il quale esplose tre colpi d'arma da fuoco che ferirono gravemente Zitoli.
Nel corso delle indagini successive al ferimento, Tarantino fu sorpreso in una masseria di Sannicandro Garganico con un quantitativo si droga e con un giubbotto antiproiettile, temendo una ritorsione della vittima. Sospetto non infondato cisto che due medi dopo lo stesso Zitoli, insieme al 50enne di Carpino, Luigi Trombetta, fu sorpreso in possesso di una pistola a salve, modificata per poter sparare, e alcune cartucce.
Dopo una serie di accertamenti, intercettazioni telefoniche ed ambientali, è stato ricostruita l'intera vicenda raccogliendo così gravi indizi contro Tarantino sul ferimento del suo avversario. Il giovane è stato trasferito nel carcere di Foggia.