Ancora un sabato sera di violenza nel cuore della città. Un ragazzo poco più che maggiorenne è stato aggredito da un gruppo di minorenni in via Le Maestre, a pochi passi dal municipio. È stato colpito con calci, pugni e una mazza estendibile, mentre implorava: “Non ho fatto niente”.
A soccorrerlo sono stati tre giovani – due ragazze e un uomo – che, assistendo alla scena, hanno deciso di intervenire. Le due testimoni hanno intimato ai membri del gruppo di fermarsi, mentre l’uomo si è frapposto tra la vittima e gli aggressori, proteggendola fisicamente e affrontando uno dei ragazzi che lo aveva minacciato. Solo dopo alcuni momenti di tensione, gli aggressori si sono allontanati. I soccorritori hanno aiutato la vittima a rialzarsi, invitandola a tornare a casa e a sporgere denuncia.
Il pestaggio, avvenuto intorno alle 23 di sabato sera, ha suscitato sconcerto e indignazione in città, già segnata poche settimane fa dal caso di Andrea Tigre, il 19enne portiere dell’Incedit brutalmente picchiato in piazza Mercato da una baby gang. L’episodio di via Le Maestre riapre così la ferita della violenza giovanile che attraversa Foggia, un fenomeno che sembra ormai diventato una vera emergenza sociale.
“Non possiamo più girarci dall’altra parte”, scrive l’autore del post su Facebook che ha denunciato l’aggressione. Il suo gesto e quello dei tre giovani intervenuti sono diventati simbolo di civiltà e coraggio, in una città che chiede risposte concrete alle istituzioni e un impegno più forte per educare al rispetto e alla legalità.











