Quando parlava con le imprese si definiva «il parroco della chiesa», quello a cui rivolgersi per ottenere gli appalti, lasciando intendere che era opportuno accontentarlo in tutto («O con me o contro di me») nei suoi appetiti: viaggi, lavori in casa, pezzi di arredamento e vacanze. Massimo De Santis è finito in carcere il 17 gennaio 2023, accusato di concussione e turbativa d’asta per gli appalti degli Ospedali Riuniti di Foggia. Dopo 50 giorni è andato ai domiciliari, è stato licenziato, poi a novembre 2023 ha patteggiato tre anni e due mesi e poco dopo è tornato libero. Ma ora la Corte dei conti ha stabilito che il 64enne ingegnere foggiano dovrà risarcire l’azienda ospedaliera: sia per i regali pretesi dalle imprese che per il danno d’immagine causato alla sanità pugliese...
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