Il cuore verde della Capitanata è andato in fumo. Per tutto luglio, l’Oasi Lago Salso – riserva naturale nel Parco Nazionale del Gargano – è stata devastata da incendi dolosi che hanno distrutto habitat unici, mettendo a rischio specie rare protette a livello europeo. Il WWF Italia parla di disastro annunciato e chiede verità, responsabilità e un piano urgente per la rinascita.
Un tempo fiore all’occhiello della conservazione in Puglia, l’Oasi – già affiliata WWF dal 2012 – è stata un laboratorio a cielo aperto per ricercatori, dottorandi e appassionati di natura. Ma tutto è cambiato nel 2019, quando la gestione passò direttamente al Parco del Gargano e venne affidata a un liquidatore. Da allora, silenzio, abbandono, mancanza di manutenzione e prevenzione.
Il WWF denuncia anni di inazione da parte delle istituzioni, nonostante gli allarmi lanciati da associazioni e cittadini. Ora chiede un’indagine rigorosa per accertare le responsabilità, un piano straordinario di ripristino ambientale, il ritorno a una gestione partecipata, e fondi adeguati dal Ministero e dalla Regione Puglia.
“La natura può rinascere, ma ha bisogno di cura, competenza e coraggio” – afferma il WWF. L’Oasi Lago Salso non può e non deve morire.