FOGGIA - «Messaggio per la squadra: la libertà è la cosa più bella che possa esistere. Non ascoltate nessuno. Se vi chiama Nicola Canonico o vi chiama la figlia mandateli a c****e». Così si esprimeva su Facebook Marco Lombardi, 48 anni, arrestato per tentata estorsione ai danni del presidente del Foggia Calcio 1920 assieme ad altre tre persone. Tra dirette social e ospitate nelle tv locali, quella che trapela dal suo profilo per il presidente Canonico sembra quasi un'ossessione. La stessa che lo porta ad accompagnare ogni suo post con l'hashtag #arrestatelo.
«Io sono andato sempre avanti per la mia strada, a testa dura» dice in uno dei suoi video rivolgendosi ancora una volta al presidente. «Perché chi dice la verità è sempre un vincente. Tu avevi un ruolo importante, tu hai pagato persone per screditare la mia persona - continua nel suo attacco -, vi siete inventati cose (riferendosi anche a Emanuele Canonico, ndr), per buttare fango addosso alla mia persona. Ma oggi posso dirlo: tu, Nicola, hai perso. Questa guerra l'ho vinta io».
Lombardi, ufficialmente disoccupato, è ritenuto vicino ad esponenti di vertice del clan Sinesi-Francavilla e - dice l'indagine - aveva una relazione sentimentale con una dipendente della società di calcio: sfruttando questo rapporto l'uomo sarebbe riuscito a introdursi in ambienti vicini alla società e a intascare i proventi di una serie di attività collaterali.