"Io ci sarò e auspico che ci sia una partecipazione veramente di popolo e massiccia, poi dipende da come siamo riusciti a toccare i cuori". Così Padre Franco Moscone, arcivescovo della diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, a proposito della tradizionale marcia della Pace, giunta alla 12° edizione, che si terrà stamattina e che si snoderà tra la comunità di Emmaus di Foggia e l'Aeroporto militare di Foggia Amendola, vicino al capoluogo dauno. Qui si terrà un flash mob. A organizzarla sono la Rete dei Comitati per la Pace di Puglia ed il Coordinamento Capitanata per la Pace. "Ho scritto e ho continuato a dire nella diocesi e in tutte le opportunità che ho avuto, in questi che sono giorni di feste patronali, che, se qualcuno si facesse problemi, sono dispensati dal precetto festivo della messa domenicale in modo da partecipare alla marcia della Pace perché vedo in questo momento urgentissimo l'altro aspetto. Come diceva San Vincenzo De Pol non si fa peccato quando lasci una cosa di Dio per un'altra di Dio e oggi operare per la pace è operare secondo la volontà di Dio", conclude l'arcivescovo di Manfredonia.
La marcia partirà alle 8.30 dalla Comunità Emmaus, storica realtà sociale con sede in via Manfredonia 'Torre Guiducci, tra le le più longeve manifestazioni pacifiste in Puglia, dopo in 10 chilometri raggiungerà l'Aeroporto militare di Foggi-Amendola, "ormai una delle principali basi operative della Nato in Italia, ospita due cacciabombardieri F35".
Alla manifestazione per la pace, nel segno di Papa Leone XIV, aderiscono tra gli altri Assopace Palestina, Centro Gandhi di Pisa, Centro Sereno Regis di Torino, I Ricostruttori nella preghiera, LOC Lega Obiettori di Coscienza, Operazione Colomba - Corpo Nonviolento di Pace, Pax Christi, Peacelink, Un Ponte Per.
Per l'andata sarà disponibile un bus ATAF con partenza alle 8.00 da Piazza Cavour a Foggia ed arrivo ad Emmaus. La Marcia terminerà alle 12.30 circa e per il ritorno ci saranno due bus ATAF per il rientro ad Emmaus e Foggia. Sarà possibile, per chi voglia, fermarsi dopo la Marcia ad Emmaus per un momento conviviale all’aperto, durante il quale consumare e condividere il pranzo portato da casa (con esclusione degli alcolici, per rispetto delle regole della Comunità di accoglienza).
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