Domenica 07 Settembre 2025 | 12:44

Foggia, la banda con l’esca del sesso facile: così «ripulivano» i clienti

 
Redazione Capitanata

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Foggia, la banda con l’esca del sesso facile: così «ripulivano» i clienti

Accertate altre rapine a carico di 3 foggiani: bottino complessivo di 2775 euro e un tentativo fallito

Mercoledì 29 Gennaio 2025, 13:19

13:26

Sono accusati di ulteriori 2 rapine i 3 foggiani Luca Pompa di 35 anni; Giuseppe Crudo di 34; e Martina Taronna di 27 anni già condannati per 5 colpi a mano armata, accusati di far parte di una banda che attirava uomini in un appartamento al rione Carmine vecchio con l’esca di un rapporto sessuale e poi li aggrediva, pestava in alcune occasioni, e sottraeva soldi e bancomat per effettuare prelievi. Intanto nel processo di secondo grado alla sola Taronna la prima sezione della corte d’appello di Bari ha accolto la proposta di concordato (una sorta di patteggiamento) tra pg e difensore, l’avv. Antonietta De Carlo, e ridotto la condanna da 9 anni a 7 anni e 8 mesi.

Sono le due novità nell’inchiesta sfociata il 7 marzo 2024 nell’arresto dei 3 foggiani accusati a vario titolo di 4 rapine per un bottino complessivo di 2775 euro, 1 tentativo fallito, lesioni, indebito utilizzo di carte di credito: i due uomini sono detenuti in cella, la donna da qualche mese è in una comunità. I 5 colpi avvennero tra il 6 e 26 febbraio 2024. Il 20 maggio il gup nel giudizio abbreviato con conseguente riduzione di un terzo della pena, inflisse 9 anni a testa a Pompa e alla Taronna coinvolti nelle 4 aggressioni portate a termine e in quella fallita; e 8 anni a Crudo che rispondeva di concorso in 4 rapine. I due uomini difesi dagli avv. Massimiliano e Carlo Alberto Mari, hanno rinunciato all’appello e per questo la pena è stata ridotta di un sesto come previsto dalla riforma Cartabia: 7 anni e 6 mesi a Pompa; 6 anni e 8 mesi a Crudo. Processo d’appello e sconto di pena invece per la Taronna.

Dopo gli arresti di un anno fa, pm e investigatori hanno acquisito ulteriori elementi a carico degli imputati in relazione a altre 2 rapine sempre a febbraio 2024. L’udienza preliminare si svolgerà nelle prossime settimane. Stando all’atto d’accusa i 3 imputati il 10 febbraio di un anno fa avrebbero rapinato 1160 euro, telefonino e posta-pay a un africano che aveva concordato con la Taronna un rapporto sessuale a pagamento: nell’appartamento sarebbero intervenuti Crudo e Pompa minacciandolo con un coltello; la vittima riuscì a disarmarli e scappare. La Taronna e Crudo sono accusati anche d’aver rapinato il successivo 26 febbraio un foggiano: aveva concordato di pagare 50 euro per fare sesso, la donna ne avrebbe pretesi altri 50, al rifiuto nella stanza sarebbe intervenuto Crudo schiaffeggiando l’uomo, afferrandolo per la gola, rapinandolo di 100 euro e telefonino.

Modus operandi che ricalca quello delle 5 rapine per le quali i 3 foggiani sono stati già condannati. La Taronna attraverso un sito contattava le future vittime proponendo rapporti sessuali a pagamento; quando il cliente entrava nell’appartamento, vi facevano irruzione Pompa e Crudo armati di pistola e coltello; niente sesso ma armi puntate, minacce e vittime costrette a consegnare soldi e bancomat, in 2 circostanze furono anche pestate. Due dei 4 rapinati della prima tranche dell’inchiesta dovettero indicare il pin dei bancomat per consentire ai rapinatori di effettuare prelievi. Interrogati dopo l’arresto del marzo di un anno fa, i tre foggiani si avvalsero della facoltà di non rispondere. Sulla scorta delle denunce dei rapinati, la Polizia il 24 febbraio individuò e perquisì l’abitazione nella disponibilità di Pompa che ospitava i due amici-coimputati: furono sequestrati coltelli, documenti e posta-pay sottratti poco prima a un foggiano preso a ceffoni, fatto stendere faccia a terra, colpito alla testa col calcio della pistola, derubato dei soldi, costretto ad accompagnare in banca gli aggressori per prelevare col bancomat 250 euro.

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