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Foggia, operaio Rfi si ammalò per l'amianto e morì: risarcimento da 850mila euro per la famiglia

 
Redazione online

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Foggia, operaio Rfi si ammalò per l'amianto e morì: risarcimento da 850mila euro per la famiglia

Foto d'archivio

L'uomo è morto nel 2009 a 68 anni per un mesotelioma epitelioide. La somma si aggiunge a quella determinata nella precedente sentenza della Corte di appello di Roma di circa 200mila euro

Venerdì 03 Gennaio 2025, 15:36

FOGGIA - Il tribunale di Roma ha risarcito con circa 850mila euro, per danno da lutto, la famiglia di un operaio della provincia di Foggia morto nel 2009 per un mesotelioma epitelioide. Lo comunica l’Osservatorio nazionale amianto, evidenziando che la somma si aggiunge a quella determinata nella precedente sentenza della Corte di appello di Roma di circa 200mila euro per il risarcimento del danno diretto del ferroviere.

L’uomo, deceduto a 68 anni, lavorava come operaio per Rfi, Rete ferroviaria italiana, nelle grandi officine riparazioni di Foggia. Ha lasciato la moglie, nel frattempo deceduta, e due figli. Ona evidenzia che l’Inail ha subito accertato l’origine professionale della malattia e costituito, in favore della vedova, la rendita ai superstiti.

La famiglia, assistita dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, e dalla legale Daniela Lucia Cataldo, ha poi presentato ricorso al tribunale di Roma per ottenere il risarcimento di tutti i danni, patrimoniali e non patrimoniali. «Auspico che le Fs prendano atto dell’ennesima condanna - commenta Bonanni - e procedano al risarcimento del danno da amianto».

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