FOGGIA - Per assicurare l’incolumità degli operatori sanitari, presso il Policlinico di Foggia, già da tempo, sono state messe in campo azioni per la prevenzione delle aggressioni in corsia. Tuttavia «da una visita effettuata ho potuto verificare che la dotazione dei medici del pronto soccorso del Policlinico di Foggia risulta carente di 14 unità nonostante le numerose procedure di concorso espletate». A sottolineare la carenza di personale in uno dei teatri delle recenti aggressioni ai camici bianchi è stato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, rispondendo in Commissione Affari sociali della Camera ad un’interrogazione di Andrea Quartini (M5S).
«Consapevole della gravità della situazione e nell’intento di manifestare un segno tangibile di vicinanza da parte delle Istituzioni», la settimana scorsa, Gemmato si è recato a Foggia, dove ha preso parte alla riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia. Tra gli interventi eseguiti al Policlinico, ha ricordato Gemmato, vi è l’implementazione di un sistema di videosorveglianza e l’aggiunta di vigilanza armata al Pronto Soccorso; l’incremento di una guardia giurata per ciascun turno; l’estensione alle ore notturne dell’operatività del posto di polizia.
Il personale medico e di comparto «risulta pienamente formato per affrontare i pazienti critici sul piano clinico, ma non è preparato ai fenomeni di violenza e diffidenza in questione». Per questo, «sarà anche avviata la procedura per l'assunzione di uno psicologo specializzato nella gestione delle emozioni che potrà aiutare pazienti, familiari e operatori del Pronto Soccorso».
Quindi il sottosegretario ha ricordato i provvedimenti presi dal governo per far fronte a un fenomeno che riguarda tutta Italia, tra questi: la reclusione da 2 a 5 anni per chi aggredisce i camici bianchi; la possibilità di poter costituire posti fissi della Polizia di Stato presso le strutture ospedaliere e la procedibilità di ufficio per questi reati, così da non far dipendere l’esercizio dell’azione penale dalla volontà della vittima di sporgere denuncia.