Domenica 07 Settembre 2025 | 02:47

Foggia, secondo arresto per aggressioni ai medici: un altro uomo ai domiciliari

 
Filippo Santigliano (Foto Maizzi)

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Filippo Santigliano (Foto Maizzi)

Foggia, secondo arresto per aggressioni ai medici: un altro uomo ai domiciliari

Dopo il fermo in carcere del 18enne pregiudicato che aveva aggredito due infermieri in Pronto Soccorso, i carabinieri hanno preso anche l'autore dell'aggressore di ieri 9 settembre

Martedì 10 Settembre 2024, 13:27

11 Settembre 2024, 08:33

FOGGIA - Salgono a due i fermi per le aggressioni al personale sanitario e ai vigilantes del pronto soccorso del Policlinico di Foggia. E' in carcere il 18enne arrestato per l'aggressione agli infermieri avvenuto l'altra notte, si tratta di Claudio Pesante, figlio di Francesco Pesante, un pregiudicato attualmente in carcere ed appartenente al clan Sinesi-Francavilla.

Claudio Pesante si era presentato in pronto soccorso in uno stato evidente di ansia, probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti. E' invece ai domiciliari Roberto Braccio, 33 anni; ieri pomeriggio ha aggredito infermieri e vigilantes del pronto soccorso dopo aver portato nel nosocomio il padre per una visita. E' in corso invece l'indagine per l'aggressione modello Gomorra effettuata da un gruppo di Cerignola congiunto della ragazza 23enne Natascia Pugliese ricoverata da giugno scorso dopo un incidente stradale e deceduta giovedì scorso nell'ospedale di Foggia.

Intanto sono emersi alcuni particolari relativi all'arresto di Pesante. Il 18enne, verosimilmente sotto l'influenza di stupefacenti, si era recato al Pronto Soccorso in stato confusionale per essere assistito. Qui, dopo aver ricevuto le prime cure, ha iniziato ad agitarsi fino al punto di inseguire l'infermiere che gli prestava soccorso, colpendolo con un pugno in faccia e poi con un calcio quando era ormai finito a terra. Il 18enne ha poi proseguito la corsa lungo i corridoi, dove ha colpito con uno schiaffo un secondo infermiere che era intervenuto per aiutare il collega.

Immediato l'intervento di una pattuglia dei Carabinieri, che stava svolgendo un servizio di perlustrazione della zona ospedaliera dopo l'aggressione del 4 settembre. I Carabinieri, dopo che il 18enne è stato curato, lo hanno portato in caserma e da qui in carcere in attesa dell'udienza di convalida del fermo.

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