FOGGIA - Nel tesoretto ereditato dall’amministrazione Episcopo - grazie al completamento dell’opera di risanamento dei conti avviata dall’ex sindaco Mongelli, proseguita da Landella e dai commissari e conclusa un mese dopo l’elezione del nuovo consiglio comunale - a Palazzo di città si torna a parlare di assunzioni.
Sono infatti 275 le assunzioni a tempo indeterminato, programmate per il prossimo triennio, del Comune di Foggia. Lo prevede il piano assunzionale presentato dall’assessora al Personale e alla Polizia Locale Daniela Patano.
Nel corso della conferenza, l’assessora e la sindaca Episcopo hanno dato le cifre del piano che dovrebbe finalmente colmare il deficit di personale che in questi mesi ha determinato problemi di gestione della macchina amministrativa.
Il piano, spalmato sul triennio 2024-2026, prevede un impegno di spesa di 8.736.610,86 euro e l’assunzione, tra le altre mansioni, di 32 agenti di polizia locale, 18 assistenti sociali e 22 tra bidelli e accompagnatori di scuolabus. «Le procedure concorsuali, come già ribadito in altre occasioni, saranno esternalizzate al fine di garantire la trasparenza e la meritocrazia», precisano la sindaca Episcopo e l’assessore Patano.
Inoltre, sono stati prodotti i dati relativi alle attività della polizia locale di Foggia, dell’Ufficio Anagrafe e Toponomastica e della Logistica Comunale, che vede come principale attività la riqualificazione dei locali che ospitano l’Osservatorio Sismico “V. Nigri”.
Sulla decisione di esternalizzare le procedure concorsuali al Comnune di Foggia nelle scorse settimane non sono mancate le polemiche come quella sollevata dal consigliere comunale Giuseppe Mainiero: «Stanziando 450mila euro per una società esterna a cui affidare i concorsi del Comune di Foggia per oltre 100 unità. Una decisione che non è affatto garanzia di trasparenza nelle procedure concorsuali e sperpera inutilmente denaro. La trasparenza si sarebbe assicurata indicando nelle Commissioni personalità specchiate della "Squadra Stato", ad esempio, invece di commissionare la "gestione" dei concorsi ad una società - per il momento ignota - che interloquirà esclusivamente con il "committente", cioè il Comune. Praticamente con chi le ha affidato l'incarico.»
Una polemica che non ha registrato alcuna replica ufficiale da parte dell’amministrazione.