FOGGIA - La Fiera di Santa Caterina di Foggia compie 200 anni. Riceviamo e pubblichiamo un contributo del prof. Saverio Russo. “Questa mattina si è aperta la novella fiera. Lo sparo del pezzo al far dell’alba ne ha dato il segnale. Niuno avrebbe creduto che una fiera nascente, decretata in data degli 8 dello scorso ottobre, e che a stento in sì breve tempo è venuta a conoscenza delle vicine province, sta stata per la prima volta coverta di animali di ogni sorte, ed in quella quantità relativa alla circostanza. Vari mercanti si sono egualmente portati a vendere le loro mercanzie nella strada Mercantile. La rimonta non ha mancato ben’anche di venire a fare i suoi contratti. E finalmente tutto promette la riuscita di una fiera in prosieguo di ugual concorso a quella di maggio”.
Così, nella cronaca del 1823, alla data del 25 novembre, giorno in cui si festeggia Santa Caterina d’Alessandria, Carlo Maria Villani, nel Giornale Patrio edito da Pasquale di Cicco, ricorda l’inaugurazione di quella che conosciamo come la fiera di santa Caterina. Alla Santa, martirizzata, secondo una discussa tradizione agiografica ad Alessandria d’Egitto, era dedicato a Foggia l’Hospitale, ora sede del Dipartimento di studi umanistici dell’Università, e la chiesa attigua, ora dedicata a San Giovanni di Dio, nel cui timpano ancora oggi si può vedere la ruota dentata, che sarebbe stato lo strumento del martirio. Duecento anni di storia, quindi, di una fiera che allora si teneva in strada Mercantile, il pezzo dell’attuale via Arpi che va da vico Peschi a piazza Nigri.
Era la seconda fiera della città, dopo quella di maggio che si teneva nel Piano della Croce, fuori porta Grande, e nello stesso tratto dell’attuale via Arpi che ospitava la fiera novembrina. Sulla fiera di maggio, ben più antica, è in corso la riedizione, con la mia prefazione, del volume scritto circa 35 anni fa da Raffaele Colapietra e Antonio Vitulli in occasione del cinquantenario dell’Ente Fiera. Due occasioni, il bicentenario della Fiera di santa Caterina e la riedizione del volume su quella di maggio, per riflettere sul presente e sul futuro di questi due eventi che hanno connotato fortemente la storia della città.