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Foggia, appello alla «Società», ora parla il pentito

 
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Foggia, appello alla «Società», ora parla il pentito

L’accusa chiede di acquisire i verbali del killer Villani, a processo tre già condannati

Giovedì 26 Ottobre 2023, 15:17

FOGGIA - L’accusa chiederà l’interrogatorio dell’ultimo pentito della «Società foggiana», il killer Patrizio Villani del clan Sinesi/Francavilla che ha iniziato a collaborare con la giustizia a maggio 2022, nel processo d’appello «Decimazione» ai foggiani Giuseppe Albanese, Pinuccio Spiritoso e Fabio Tizzano, arrestati nel blitz del 30 novembre 2018, detenuti. Sono stati condannati in primo grado a complessivi 60 anni e 4 mesi il 3 maggio 2022 dal Tribunale dauno perché colpevoli a vario titolo di mafia quali affiliati al clan Moretti, 3 estorsioni, 1 tentativo di estorsione, 1 tentato omicidio e armi, reati aggravati dalla mafiosità per i metodi usati e/o per aver agito per agevolare la «Società foggiana».

Cambiano 2 dei 3 giudici La richiesta del pg Giannicola Sinisi di acquisire i verbali del pentito Villani o di interrogarlo se i difensori non fossero d’accordo sull’acquisizione, è stata anticipata nella prima udienza davanti ai giudici della terza sezione della corte d’appello di Bari e sarà formalizzata nella prossima udienza a novembre, quando cambieranno due dei tre componenti del collegio giudicante in quanto presidente e relatore si sono astenuti per aver già giudicato i coimputati dei tre foggiani nel processo d’appello per chi scelse il giudizio abbreviato. Rigettata la richiesta del pg di sospendere i termini di carcerazione preventiva per la complessità del processo; gli avv. Carlo Mari, Francesco Santangelo e Roberto Eustachio Sisto si sono opposti perché il processo deve ancora iniziare e non si può quindi ipotizzarne ancora l’eventuale complessità.

I 3 imputati In attesa di giudizio ci sono Giuseppe Albanese, 42 anni, detto «Prnion», condannato a 18 anni e 2 mesi per mafia e concorso in tentata estorsione al titolare di un’agenzia di pompe funebri con pretesa di 50 euro per ogni funerale: è in carcere dal novembre 2018, è stato condannato in primo grado anche all’ergastolo per l’omicidio di Rocco Dedda del gennaio 2016 collegato all’ultima guerra di mafia; e a 8 anni per traffico di droga in «Arenaeo». Alla sbarra anche Giuseppe Spiritoso, 66 anni, detto “Papanonno”, nome storico della «Società», detenuto in carcere, condannato a 21 anni e 2 mesi per mafia e concorso in 3 estorsioni a un commerciante che pagò 5mila euro una tantum e un pizzo mensile di 500 euro; all’amministratore di una catena di negozi di generi alimentari che versava 4mila euro in occasione delle festività natalizie e pasquali; a un imprenditore del settore turistico costretto a consegnare 1500 euro. È infine detenuto ai domiciliari per motivi di salute Fabio Tizzano, 42 anni, condannato a 21 anni per mafia e per il tentato omicidio del 21 novembre 2015 in via della Repubblica di Mimmo Falco che si salvò fingendosi morto ma restò paralizzato, agguato collegato alla guerra tra il clan Moretti e i rivali Sinesi/Francavilla che tra settembre 2015 e ottobre 2016 contò 10 agguati con 3 morti e 11 feriti/scampati.

Il quinto pentito I tre imputati si dichiarano innocenti. Le accuse poggiano su intercettazioni e rivelazioni di pentiti: i foggiani Alfonso Capotosto, Carlo Verderosa; e i baresi Pietro Antonio Nuzzi e Domenico Milella. Successivamente al verdetto di primo grado datato 3 maggio 2022 appellato dai tre condannati, si è pentito Villani, 46 anni, di San Marco in Lamis, detenuto da dicembre 2016, killer del clan Sinesi/Francavilla: ha iniziato a collaborare dopo una condanna a 30 anni per un omicidio dell’ottobre 2019 collegato alla guerra di mafia. Villani è a sua volta imputato in «Decimazione»: scelse il giudizio abbreviato, ed è stato condannato in appello a 4 anni, 10 mesi e 20 giorni per mafia, con sconto di pena visto il pentimento rispetto ai 10 anni inflitti in primo grado.

Arresti e condanne L’inchiesta «Decimazione» sfociò nel blitz del 30 novembre 2018 con 30 arresti; la Dda chiese 29 rinvii a giudizio per 24 imputazioni: mafia contestata a 24 persone quali affiliate ai clan Moretti/Pellegrini/Lanza e Sinesi/Francavilla; 11 estorsioni e 5 tentativi di estorsione; 1 tentato omicidio; 5 accuse di armi. Il processo si sdoppiò nell’udienza preliminare dal gup di Bari: furono rinviati a giudizio e processati a Foggia Albanese, Spiritoso, Tizzano e un quarto foggiano assolto dall’accusa di concorso in estorsione (assoluzione poi divenuta definitiva); e vennero condannati nel giudizio abbreviato gli altri 25 imputati a 275 anni con sentenza del gup del 26 novembre 2020. Il processo d’appello si concluse il 7 novembre 2022 con 1 assoluzione e 24 condanne a 217 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione con pene da 20 mesi a 20 anni: 17 condanne sono diventate definitive.

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