FOGGIA - Fast-Confsal e Associazione delle Vittime della strada non mollano la presa, ed a distanza di un anno dall’ultima protesta di piazza sono tornati a sollecitare gli enti locali e la Prefettura l’attuazione dei progetti per il potenziamento e il miglioramento delle condizioni infrastrutturali delle strade in Capitanata. «Ci sono i finanziamenti e anche i progetti, perchè non vi muovete?», il leit motiv della protesta.
Fornito anche a mo’ di promemoria, l’elenco delle opere di cui si attende l’apertura dei cantieri: la statale 16 nel tratto Foggia-San Severo, l’ampliamento della tangenziale di Foggia. Tuttavia Fast Confsal e associazione Vittime della strada chiedono che vengano innalzati i livelli di sicurezza delle strade finanziate: «L’ampliamento della statale 16 fino a Chieuti prevede la sezione di tipo C, invece di quella di tipo B, indicate nel D.M. 05.11.2001 quindi senza doppia carreggiata, spartitraffico centrale e doppia corsia per senso di marcia. Le opere previste per la statale 673 Tangenziale ovest di Foggia risultano essere inadeguate ad innalzare il livello di sicurezza necessario e indispensabile per i cruenti dati della incidentalità riscontrata e per i notevoli flussi di traffico. Per la SS 673 manca inoltre la previsione di un sottopasso stradale sia per aumentare la sicurezza di esercizio che per garantire il possibile sviluppo futuro dello scalo aeroportuale».
«Durante la protesta abbiamo esposto ai partecipanti presenti le motivazioni e distribuito ai passanti i volantini ponendo in rilievo quanto nulla o poco si sia, a distanza di un anno, realizzato in termini di cantieri aperti e di adeguamenti progettuali nonostante vi siano stati ulteriori incrementi degli eventi incidentali mortali e non - sottolinea Vincenzo Cataneo responsabile di settore della Fast Confsal di Puglia e Basilicata – chiediamo che vengano poste in essere misure più efficaci affinché gli automobilisti siano obbligati a rispettare le norme del Codice della strada». Una delegazione dei manifestanti guidata dal segretario generale della Fast Confsal Pasquale Cataneo è stata ricevuta in Prefettura. Nel corso dell’incontro sono state esaminate le motivazioni, riportate in numerose note inviate dal sindacato ai vari soggetti istituzionali e non, nonché le segnalazioni e gli atti posti in essere dalla Prefettura al riguardo in appositi specifici Tavoli istituzionali realizzati anche con i Comuni interessati.
«Quanto da noi evidenziato - afferma Pasquale Cataneo - viene sottolineato da Asset Puglia che evidenzia nel suo ultimo rapporto di luglio la più alta pericolosità delle strade nella provincia di Foggia che scontano tuttavia una doppia se non tripla contraddizione: le opere - rileva Cataneo, componente per Fast Confsal del comitato di sorveglianza del PON “Infrastrutture e Reti” 2014-2020 - le opere sono state commissariate per accelerarne la realizzazione, ma ciò nonostante nessun cantiere è stato aperto da parte di Anas e inoltre non si ha notizia di rimodulazione ed adeguamenti progettuali né per la sezione B e nemmeno per la previsione di un sottopasso stradale all’altezza della ortogonale con la pista dell’Aeroporto Gino Lisa. Tale previsione, come già realizzato a Forlì, permetterebbe l’innalzamento della sicurezza di esercizio delle due modalità, stradale e aerea, oltre che a garantire un possibile ulteriore sviluppo dello scalo e della pista aeroportuale».