FOGGIA - Si apre oggi la «partita» del Foggia, nei tribunali, per il ripescaggio in Serie B. Primo verdetto atteso è quello della giustizia sportiva. Poi, se sarà necessario, il club rossonero chiamerà in causa il Tar e il Consiglio di Stato. È il giorno delle decisioni del Collegio di garanzia in tema di ammissioni ed esclusioni dai campionati professionistici. La sessione di udienze avrà inizio alle ore 16, quattro i reclami presentati: dal Siena contro l’esclusione dalla Serie C; dalla Reggina contro l’esclusione dal torneo cadetto; dal Perugia e dal Foggia contro il provvedimento di ammissione del Lecco alla B.
Il Foggia si è rivolto al Collegio di garanzia del Coni impugnando la delibera del Consiglio federale della Figc, che il 7 luglio scorso ha accolto il ricorso del Lecco concedendo alla società lombarda la licenza nazionale, dando così il via libera all’iscrizione in B dei blucelesti, nonostante l’esito negativo dell’istruttoria svolta dalla Commissione criteri infrastrutturali e sportivo-organizzativi della stessa Federcalcio in data 29 giugno e comunicata al Lecco con una nota del 30 giugno.
Foggia e Lecco si sono affrontate un mese fa nella finale playoff di Serie C. Doppia sfida vinta dai lombardi, grazie al successo per 2-1 allo Zaccheria di Foggia e per 3-1 nel match di ritorno. Due partite segnate da grandi polemiche a causa di diverse sviste arbitrali a danno dei rossoneri, errori che hanno inciso sull’andamento dei due match. In particolare hanno fatto discutere le decisioni dell’arbitro Bonacina durante la gara d’andata. Dopodiché la domanda di ammissione del Lecco alla B era stata bocciata in prima istanza, a causa dei ritardi nella presentazione della documentazione inerente all’utilizzo dello stadio (l’Euganeo di Padova al posto del Rigamonti-Ceppi, non a norma per il torneo cadetto). Poi, la decisione del Consiglio federale che ha riaperto ai blucelesti le porte della B. «Il problema delle infrastrutture non sempre dipende dal soggetto interessato, ci sono degli impedimenti oggettivi legati a problematiche di natura burocratica. Tutto questo richiede un approfondimento complessivo», ha spiegato il presidente della Figc Gravina in merito all’ammissione in B del Lecco.
«Sin dall’1 giugno scorso eravamo stati allertati via mail dalla Lega B, noi e le altre tre semifinaliste dei playoff di C, affinché preparassimo la documentazione per l’iscrizione al campionato cadetto - ha spiegato il segretario del Foggia, Pippo Severo -. Cosa a cui noi abbiamo prontamente provveduto, sia per quanto riguarda la fideiussione da 800mila euro, sia per ciò che concerne lo stadio e le autorizzazioni al suo utilizzo. Il Lecco non ha fatto altrettanto, anche se ha avuto più di due settimane di tempo per mettersi in regola. Eppure è stato deciso di ammettere la società lombarda alla B, nonostante la perentorietà del termine di presentazione della domanda di iscrizione».
Comincia oggi, dunque, una settimana cruciale per il Foggia. Sul fronte della giustizia sportiva ma anche per quanto riguarda il futuro societario e sportivo del club. Che è ancora in stand by, mentre le altre società stanno per dare il via ai ritiri pre-campionato. Il Foggia ufficialmente non ha direttore sportivo (dovrebbe essere Belviso), né l’allenatore. Per la panchina sono circolati diversi nomi, da Silvio Baldini a Mirko Cudini, passando per Giacomo Gattuso e Giuseppe Raffaele. Squadra da assemblare, per il ritiro la località individuata è Storo, in Trentino. Il gruppo di imprenditori locali guidato da Antonio Salandra e Matteo La Torre, intanto, potrebbe presentare una proposta per rilevare la società. A Canonico - che fra due mesi dovrà affrontare il processo sul presunto voto di scambio alle elezioni amministrative di Bari e Valenzano del 2019 - spetta sciogliere le riserve: vendere il club o restare al comando, nominando come presidente suo figlio Emanuele o un’altra persona di sua fiducia.
La tifoseria organizzata nel frattempo, attraverso una nota, ha precisato cosa si aspetta dalla stagione 2023/24: nessun ridimensionamento, ma alzare l’asticella per ridare l’assalto alla B.