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Foggia, ecco i clan colpiti nel portafoglio, ma sul podio non ci sono mafiosi

 
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Foggia, ecco i clan colpiti nel portafoglio, ma sul podio non ci sono mafiosi

L’ultima confisca di beni di cui si è avuta notizia a carico di un mafioso della “Società” risale a oltre 5 anni fa. Dieci indagini sugli affiliati alla “quarta mafia”

Martedì 30 Maggio 2023, 12:24

L’ultima confisca di beni di cui si è avuta notizia a carico di un mafioso della “Società” risale a oltre 5 anni fa, al 20 febbraio 2018 quando furono apposti i sigilli apposti a un appartamento, un box, un’auto e uno scooter di un foggiano poi morto ammazzato. Negli ultimi 5 anni non si è avuta più notizia di sequestri preventivi e/o confische (l’atto finale dopo i vari gradi di giudizio) che abbiano colpito esponenti della criminalità organizzata cittadina: mentre sono stati eseguiti 3 sequestri e 1 confisca di beni che hanno riguardato 2 spacciatori, un usuraio e un imprenditore.

La lotta alla mafia e più in generale alla criminalità passa per blitz, arresti, processi, condanne ma anche attraverso l’aggressione ai patrimoni acquisiti illecitamente. Concetti ribaditi nel corso del vertice di cui la Guardia di Finanza ha dato notizia nei giorni scorsi tra il procuratore capo, il procuratore aggiunto, i magistrati del pool reati economico-finanziari e i comandanti dei reparti e delle sezioni operative delle Fiamme gialle. «Nel corso della visita dei magistrati al comando provinciale della Guardia di Finanza - si legge - è stata ricordata la necessità, per conseguire risultati duraturi, dello svolgimento di approfondite investigazioni finanziarie, seguendo i flussi di ricchezza e puntando all’aggressione patrimoniale delle ricchezze dei clan, sulla scia del lavoro che per primi svolsero Giovanni Falco, Paolo Borsellino e Rosario Livatino».

I numeri dicono che dal 2000 a oggi, in 23 anni, sono stati una ventina i sequestri e le confische (cui aggiungere 4 rigetti di misure patrimoniali) di cui si è avuta notizia che hanno riguardato malavitosi di Foggia. E di queste indagini una decina hanno riguardato affiliati alla “Società foggiana”, ossia la più forte delle tre organizzazioni criminali che compongono la “quarta mafia d’Italia” (le altre due sono i clan garganici e la criminalità organizzata di Cerignola) accreditata di un esercito di oltre 200 tra boss, luogotenenti, picciotti, cui aggiungere decine di persone contigue ai clan. Per il resto le indagini per verificare incongruenze e sproporzioni tra patrimonio e redditi dichiarati hanno riguardato spacciatori, ladri, rapinatori, imprenditori.

Secondo le stime di volta in volta fornite in occasione di sequestri/confische da carabinieri, finanzieri e Questura ammonta complessivamente a oltre 15 milioni e mezzo di euro il valore dei beni cui sono stati apposti i sigilli a partire dal nuovo millennio. Nel mirino sono finite 6 ville (3 quelle confiscate in città e a Siponto a esponenti della mafia cittadina); oltre venti appartamenti e il doppio tra box e locali commerciali; una ventina di terreni; decine di auto; attività commerciali varie tra profumerie, bar, sale-giochi, concessionarie d’auto (furono invece rigettate le richieste di sequestro a inizio nuovo secolo di una rivendita di tabacchi, di un negozio di scarpe e di una profumeria); rapporti bancari e quote societarie; e persino 3 cavalli.

Nei primi tre posti per entità dei beni oggetto di sequestro a carico di foggiani non ci sono mafiosi: si va dai 4 milioni di beni secondo la stima investigativa (11 terreni, 3 immobili, quote sociali e conti correnti) sequestrati a febbraio 2019 a un anziano foggiano coinvolto nel corso degli anni in inchieste su sfruttamento della prostituzione e traffico di rifiuti; alle 50 unità immobiliari e 15 rapporti finanziari per un valore di 2 milioni di euro sequestrati a marzo 2021 a un ultrasessantenne foggiano accusato di usura; sino alla villa con annessi terreni agricoli, 4 appartamenti in città e sul Gargano, ulteriori 2 terreni agricoli e quote societarie in 3 imprese commerciali per un valore stimato in 1 milione e mezzo di euro, sequestrati a dicembre 2017 a un foggiano coinvolto in furti, progetti di furti e rapine.

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