FOGGIA - Oltre 40 testimoni da interrogare in aula e circa 200 intercettazioni da trascrivere: il Tribunale di Foggia ha ammesso le prove richieste da pm, parti civili e difensori e si preannuncia lungo il processo “Icaro” a 8 tra manager della sanità, dipendenti Asl e ospedalieri, imprenditori e professionisti su presunti illeciti per favorire la società foggiana di trasporto aereo Alidaunia nelle gare di affidamento dei servizi di elisoccorso e di trasporto organi e equipe medica per prelievi e trapianti, bandite la prima dall’Asl e la seconda dagli ospedali riuniti. Il collegio giudicante ha rinviato l’udienza all’8 giugno quando verrà affidato l’incarico al perito fonico per trascrivere le intercettazioni chieste da pm e difensori. In una successiva udienza ancora da fissare sfileranno in aula i primi testimoni d’accusa.
In attesa di giudizio ci sono Vitangelo Dattoli, 64 anni, Triggiano, ex direttore generale degli ospedali riuniti di Foggia; i foggiani Roberto e Valentina Pucillo, padre e figlia di 78 e 42 anni, amministratore unico e rappresentante legale della Alidaunia; Antonio Apicella, 72 anni, medico in pensione, cognato di Roberto Pucillo; Rita Acquaviva, 58 anni, funzionario Asl; Costantino Quartucci e Salvatore D’Agostino di 58 e 53 anni, dipendenti ospedalieri dell’area gestione; e Luigi Treggiari, 49 anni, avvocati. Sono accusati a vario titolo di turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, abuso, falso, rivelazione di segreti d’ufficio per fatti avvenuti tra gennaio 2019 e febbraio 2020; si dicono innocenti. Asl e ospedali riuniti si sono costituiti parte civile nel processo iniziato il 12 gennaio. Il blitz Icaro della Guardia di Finanza portò a 6 arresti ai domiciliari (revocati dopo pochi giorni) il 13 dicembre 2021; un nono imputato, un altro dipendente ospedaliero, fu condannato a 6 mesi con pena sospesa il 24 ottobre 2022 nel processo abbreviato davanti al gup.
Il servizio di elisoccorso (imputati Roberto Pucillo, la Acquaviva e Treggiari) fu bandito dall’Asl il 30 gennaio 2020 con un impegno di spesa di 36 milioni per il primo quadriennio e ulteriori 30 milioni per la proroga quadriennale: fu affidato a Alidaunia, unica società a farsi avanti, e poi sospeso in seguito all’inchiesta penale; è in corso la nuova gara e la società foggiana resta l’unico concorrente ad aver presentato un’offerta.
Il servizio di trasporto aereo di organi e di equipe per prelievi e trapianti (imputati i Pucillo, Apicella, Dattoli, Quartucci e D’Agostino) fu bandito dagli ospedali riuniti il 19 marzo 2019 con un impegno di spesa di 2 milioni e 600mila per i primi 4 anni, da portare a 4 milioni e 600mila euro per l’eventuale proroga: l’Alidaunia presentò un’offerta ma la scelta ricadde su un’altra società estranea all’inchiesta.
Pm e Guardia di Finanza ipotizzano una “corsia riservata parallela” e imbrogli per favorire l’Alidaunia sotto forma di scambio di documenti riservati; informazioni in teoria segrete ma che sarebbero state fornite ai Pucillo su capitolati della gara e offerta della società concorrente per l’appalto trasporto organi; suggerimenti alle stazioni appaltanti per pilotare la composizione delle commissioni di gara e condizionarne l’operato. La difesa replica che tutto si svolse rispettando le legge; che Alidaunia era unica concorrente per l’elisoccorso e perse invece la gara per il trasporto organi, altro che favoritismi; e rimarca che essendo caduta durante le indagini preliminare l’ipotesi di corruzione inizialmente prospettata dalla Procura per alcuni indagati, non c’è motivo per cui dipendenti pubblici avrebbero dovuto truccare le carte per favorire Alidaunia.