Sabato 06 Settembre 2025 | 12:14

L'ex sindaco e sei consiglieri non candidabili alle elezioni

 
Redazione Foggia

Reporter:

Redazione Foggia

Foggia, l'ex sindaco e sei consiglieri non candidabili alle elezioni

La Corte d'appello respinge il ricorso, riabilitata solo l'ex vice sindaco Roberto

Lunedì 30 Gennaio 2023, 11:40

Incandidabili. Nulla da fare per l’ex sindaco Franco Landella e gli ex consiglieri Leonardo Iaccarino, Consalvo Di Pasqua, Dario Iacovangelo, Liliana Iadarola e Bruno Longo che non potranno candidarsi, qualora lo pensassero, nei prossimi due turni elettorali (dalle elezioni politiche alle amministrative) a decorrere dal 6 agosto 2021, la data del decreto a firma del presidente della Repubblica che insedia la commissione straordinaria al Comune di Foggia. Lo ha stabilito la corte d’appello di Bari respingendo i ricorsi presentati avverso la sentenza di primo grado del tribunale di Foggia che aveva già sancito la fine dei giochi, almeno per i principali protagonisti di quella stagione politica.

Sono infatti alcuni dei componenti dell’ultimo consiglio comunale sciolto dal ministero dell’Interno dopo le dimissioni (maggio 2021) del primo cittadino e mentre era alle ultime battute il lavoro della commissione di accesso agli atti che dopo qualche mese (agosto) fece scattare il commissariamento bis su proposta del ministro dell’Interno stavolta per infiltrazioni mafiose. La corte d’appello ha accolto solo il ricorso dell’ex vice sindaca Erminia Roberto, mentre tra gli incandidabili va aggiunto anche l’ex consigliere Antonio Capotosto che non ha impugnato la decisione di primo grado.

La corte d’appello ha accolto il ricorso della ex vice sindaco perchè fondato sostanzialmente su due esposti anonimi (in cui, tra l’altro, si denunciavano i rapporti esistenti tra Roberto e un componente del clan Francavilla). «Il ragionamento del primo giudice non è condivisibile - si legge nel dispositivo di secondo grado - perché si regge su elementi informativi non oggettivi né interpretabili in maniera univoca, aventi fonte, peraltro, in due esposti anonimi sulla cui credibilità non è dato sapere alcunché. Anche le minacce emergenti dalla captazione allegata al secondo esposto anonimo, in assenza di elementi oggettivi volti a riscontrarne l'attendibilità, non consentono di fondare un collegamento con la criminalità organizzata. Peraltro - si legge ancora - la difesa ha allegato la relazione dell'assistente sociale, posta a riscontro dell'istanza presentata dal Francavilla finalizzata a richiedere il contributo economico straordinario, in cui si dà atto che il nucleo familiare del richiedente necessita di supporto economico». Il Collegio ha quindi anche rilevato come «l’erogazione di contributi economici, di cui al sopracitato provvedimento di liquidazione, è stata oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica di Foggia a carico di Erminia Roberto per le ipotesi di reato di tentativo di concussione e falso in atto pubblico, definita con decreto di archiviazione del Gip di Foggia in data 20 maggio 2020».

Alla luce di tutto quanto indicato nel provvedimento, la Corte d’Appello ha così concluso: «In mancanza di elementi concreti ed univoci la domanda di incandidabilità nei confronti di Erminia Roberto non risulta fondata e l'appello va, pertanto, accolto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)