BARI - Sono almeno 200 gli ausiliari impegnati durante la pandemia in attività di pulizia nelle strutture sanitarie dell’Asl di Foggia per i quali al momento non è stata disposta un’ulteriore proroga o la stabilizzazione. I lavoratori erano stati assunti dalla Sanitaservice. E ora hanno inviato una lunga lettera indirizzata, tra gli altri, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all’amministratore unico della Sanitaservice Massimo Russo, e ai sindacati, chiedendo un esito positivo della vertenza. «Anche noi come tanti sanitari siamo stati in prima linea - spiegano nella missiva - nella pulizia e per la sanificazione degli ambienti dei pazienti e dei nostri colleghi sanitari e medici. Abbiamo lavorato giorno e notte tenendo in considerazione i bisogni degli altri, trascurando e mettendo in pericolo le nostre famiglie da contagio del Covid-19. Ma ora che tutto è finito ci sentiamo usati e gettati in mezzo a una strada senza un lavoro».
Secondo quanto riferiscono i lavoratori, «esiste una possibilità» per loro e cioè «la conciliazione» nell’ambito della «legge Madia o il diritto di precedenza. Una legge e un diritto di cui tanti medici e sanitari hanno usufruito ottenendo un’assunzione a tempo indeterminato». «Noi - aggiungono - ci sentiamo abbandonati e delusi. Dov'era la vostra coscienza quando durante la pandemia ci chiamavate 'angelì e ora siamo stati messi nel dimenticatoio?». Nella lettera i lavoratori evidenziano che altre Sanitaservice «hanno continuato a far lavorare i propri dipendenti prorogando loro i contratti e attingendo dalle graduatorie per eventuali assunzioni come la Regione aveva proposto, fino al raggiungimento, per essere assunti grazie alla legge Madia, cosa che in Provincia di Foggia non hanno fatto».