La testimonianza
Elicottero caduto, il papà del co-pilota: «Mio figlio espertissimo, volare era la ragione di vita»
Parla Francesco Nardelli, il papà del pilota 39enne Andrea
APRICENA (FOGGIA) - «Sapevamo tutti che c’era una forte perturbazione sul Gargano, tant’è che venerdì l’elicottero non era partito. Sapevamo che le condizioni non erano ideali. Non so da chi sia arrivato l’ok per il decollo, chissà forse dalla torre di controllo». Sono le parole rilasciate all’Ansa da Francesco Nardelli, il papà di Andrea, il pilota di 39 anni deceduto nello schianto d’elicottero caduto ad Apricena, destinate a gettare nuove ombre sull’incidente in cui hanno perso la vita sette persone.
Incontrando invece i giornalisti, ha parlato del figlio, dei suoi sogni, e della sua voglia di volare che lo aveva portato alla compagnia foggiana che, dal 1985, collega, il capoluogo dauno all’arcipelago diomedeo. «Prese il brevetto giovanissimo - ha detto - e subito è entrato in Alidaunia dove ha svolto tanti anni di attività alla guida degli elicotteri di linea ma anche delle eliambulanze. Un lavoro che gli piaceva tanto, che lo faceva sentire vivo». «Sabato invece - ha aggiunto era alla guida di un volo di linea con le Tremiti forse c’era qualche situazione interna, qualche ruolo da coprire, magari un’assenza».
Andrea Nardelli in Alidaunia era entrato nel 2007 dopo aver conseguito il brevetto da pilota svolgendo una lunga attività di formazione. Era ormai un riferimento nel gruppo di volo della società foggiana.
Poi il riferimento di papà Francesco all’incidente. «Una notizia che ci ha sconvolti - ha precisato l’anziano genitore -. «Andrea era un pilota esperto. Non ha mai avuto alcun problema. L’ultima volta che l’ho sentito è stato venerdì sera, ma abbiamo parlato del più e del meno. Era sereno. Mi aveva portato il suo cane che tanto amava. Era tranquillo, come al solito».
«Siamo qui per capire quando ci restituiranno il corpo di mio figlio - ha concluso Francesco Nardelli -. Spetterà ai periti e ai tecnici dell’Aeronautica accertare cosa sia successo ieri mattina. Con mio figlio c’era un veterano dei piloti dell’Alidaunia. Ma a prescindere dalle causa, questo non ci restituirà il nostro Andrea».