BARI - Cosa è accaduto all’improvviso all’elicottero Alidaunia che nella mattinata di sabato stava percorrendo una rotta conosciuta, con piloti espertissimi e condizioni meteo definite «non proibitive»? È questa la domanda cui dovranno rispondere, in parallelo, l’inchiesta della Procura di Foggia e quella degli esperti dell’Ansv, l’Agenzia nazionale di sicurezza del volo. Ma nell’attesa di mettere insieme i pezzi di un puzzle complesso, una considerazione fa subito capolino: l’A109 si è ritrovato in una situazione imprevista.
La nebbia che fin dalle prime ore del mattino copriva parte del Gargano, spiega chi si sta occupando della questione, non è di per sé un problema. Luigi Ippolito e Andrea Nardelli, i due piloti, avevano probabilmente affrontato situazioni anche peggiori. Se ne avessero percepito la necessità, avrebbero potuto chiedere di andare sotto controllo radar e proseguire il volo in condizioni di volo strumentale, cioè lasciandosi guidare dal Centro di controllo di Brindisi che avrebbe tracciato per loro una rotta comunicando all’elicottero altitudine e direzione da seguire. Invece avevano scelto di volare «a vista». Il fatto che non abbiano chiesto ausilio radar è un particolare importante, perché - nella frammentarietà degli elementi raccolti finora - consente di poter dire che durante il volo è accaduto qualcosa di improvviso.
Ma cosa? Al momento sono possibili solamente ipotesi, che poi in realtà sono soltanto due. La prima: un peggioramento improvviso delle condizioni meteo, ad esempio una forte raffica di vento che ha schiacciato l’elicottero al suolo. La seconda: un fattore esterno. Ieri ad esempio qualcuno azzardava, in assenza di qualunque riscontro, la presenza di un drone...
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Si terranno domattina alle 10.30 nella Cattedrale di San Severo i funerali di Maurizio de Girolamo, il medico 64enne del 118 morto insieme ad altre sei persone nel disastro dell’elicottero Alidaunia precipitato sabato scorso sul Gargano. Alle esequie - fa sapere il sindaco, Francesco Miglio, interverranno anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il vicepresidente Raffaele Piemontese. Da stamattina è stata aperta la camera ardente allestita nella cappella dell’ospedale «Teresa Masselli Mascia" di San Severo.
Il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro, ha fatto sapere che è stato dato già ieri sera il nullaosta per il rilascio delle salme dei cinque passeggeri (oltre al medico i quattro turisti sloveni) mentre ci vorrà qualche giorno prima del conferimento dell’incarico per l’autopsia sui corpi dei due piloti dell’elicottero. Il consolato sloveno si sta inoltre occupando del rimpatri dei corpi della famiglia, genitori e due figli adolescenti, di Lubiana.
Intanto sono sempre al lavoro i tecnici nominati dalla procura di Foggia e dall’Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo che stanno analizzando i resti dell’elicottero per stabilire la causa dell’incidente.
Il sindaco di San Severo (Foggia) Francesco Miglio ha proclamato per domani il lutto cittadino in concomitanza con i funerali che si terranno a partire dalle ore 10.30 in cattedrale del medico del 118 Maurizio de Girolamo, di 64 anni, morto nel disastro aereo di sabato mattina sul Gargano costato la vita a 7 persone.
Pertanto tutte le manifestazioni pubbliche in programma per l'intera giornata di domani saranno sospese. Il sindaco ha dato disposizioni di procedere all’esposizione delle bandiere a mezz'asta nelle sedi comunali e in tutte le sedi istituzionali della città. Agli studenti è stato chiesto un minuto di raccoglimento durante l’orario scolastico. Un provvedimento che per il primo cittadino si è reso necessario poiché «l'intera città è rimasta scossa dalla dolorosa notizia della dipartita di un concittadino così stimato ed apprezzato da tutti per la sua professionalità, le doti umane e la grande capacità di servire il prossimo, attraverso il lavoro ed il suo forte impegno nel sociale».
Proclamato lutto regionale
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con decreto odierno, ha proclamato il lutto regionale per le sette vittime dell’incidente in elicottero avvenuto il 5 novembre nei pressi di Apricena (FG), disponendo l’esposizione della bandiera della Regione Puglia a mezz’asta su tutte le sedi istituzionali della Regione. Il lutto regionale è proclamato su tutto il territorio regionale nelle giornate delle celebrazioni delle esequie delle vittime.
L'Anm condanna avvocato che sui social critica la Procura. Poi il legale si scusa
«Chiacchiere. Le ho vissute sulla mia pelle. Una procura chiacchierona. Date risposte concrete. Date fiducia ad una città che di Voi, giustamente, non si fida». E’ il post dell’avvocato e presidente di Foggia dell’Aiga - Associazione italiana giovani avvocati - Mario Aiezza nel commentare sul web un articolo sulle indagini svolte dalla Procura di Foggia sul disastro aereo avvenuto sabato mattina sul Gargano costato la vita a sette persone. Sul punto si registra la dura presa di posizione della sezione di Foggia dell’ Associazione Nazionale Magistrati che «esprime; la propria; solidarietà ai magistrati della; Procura di Foggia; in; relazione ai commenti pubblicati dall’avvocato Mario Aiezza». Affermazioni che, secondo l’Anm appaiono: «non solo offensive; nei confronti di magistrati quotidianamente impegnati; nello svolgimento della funzione, ma anche; poco rispettose; della; immane; tragedia; che ha colpito le famiglie delle vittime, alle quali; tutta la popolazione pugliese; è vicina».
Per l’Anm, «le esternazioni; contro l’Ufficio; requirente foggiano,; anche per il tramite di un commento sulla pagina FB di una testata ; locale,; appaiono; di; particolare; gravità; proprio perché provenienti; da un; avvocato del; Foro di; Foggia, dal quale ci si attende rapporti improntati a dignità e a reciproco rispetto, come prevede il codice deontologico; forense». L’associazione nazionale magistrati; - afferma in una nota - valuta in maniera decisamente negativa; la scelta dell’avvocato Aiezza, presidente della sezione foggiana dell’AIGA, di; evocare una presunta; sfiducia da parte della cittadinanza nei confronti della procura di Foggia, affermazione questa apodittica e di portata tale da ingenerare il convincimento di un isolamento dei magistrati di un ufficio; impegnato su un territorio; sempre più segnato da; una grave emergenza criminale». «Evocare una presunta; sfiducia; da parte della collettività - aggiunge l’Anm - non fa che contribuire a segnare una; dannosa; distanza tra cittadinanza e; servizio giustizia di cui il territorio; foggiano; non ha certamente bisogno; e che è contraria alla realtà; la magistratura continuerà ; a lavorare senza seguire le logiche del clamore mediatico, che spesso possono avere conseguenze negative non solo sulle indagini ma anche sulla vita personale degli indagati e spesso e dolorosamente anche sulla vita delle; persone offese». Pertanto i magistrati osservano che «è opportuno che; la libertà di critica si; basi; sulla completezza delle notizie e soprattutto sulla loro verità».
«Chiedo scusa, ho sbagliato. Sono stato vittima delle mie fragilità. Sono sinceramente dispiaciuto.» Sono le scuse del presidente dell’Aiga - Associazione italiana giovani avvocati - di Foggia Mario Aiezza dopo il post di accuse all’operato della procura dauna che sta svolgendo le indagini sul disastro aereo di sabato scorso sul Gargano costato la vita a 7 persone. Il post ha sollevato l'indignazione dell’ANM - Associazione nazionale magistrati - sezione distrettuale di Bari che in una nota ha condannato quanto scritto dal legale foggiano ed espresso la propria solidarietà ai magistrati della procura di Foggia.